Capodanno nel segno del turismo: Arezzo e Cortona tirano la volata

Nel capoluogo si sente ancora l'effetto delle attrazioni di Natale, nella Città Etrusca pienone. Movimento anche alla Verna e Camaldoli

Turisti in fila al Villaggio del Prato

Turisti in fila al Villaggio del Prato

Arezzo, 1 gennaio 2019 - Forse per la prima volta, almeno nel capoluogo, è stato un Capodanno all'insegna del turismo. E non solo ad Arezzo, perchè ha registrato il pienone anche Cortona, mentre il movimento non è mancato neppure nei due grandi santuari del Casentino, La Verna e Camaldoli. Comunque sia, un dato incoraggiante, che conferma la netta ripresa di dicembre. Non siamo ai livelli delle città d'arte come San Gimignano o Assisi, ma il cambio di passo si nota.

Nel centro storico di Arezzo, il piglio diverso del turismo si nota fin dal mattino: città ancora addormentata dopo la notte della festa, ma non vale per Piazza Grande, il Prato e dintorni, dove la folla c'è eccome. Ed è una folla fatta soprattutto di visitatori da fuori, come confermano anche gli operatori della zona. Il flusso cresce nel pomeriggio, anche se qualcuno resta deluso: ma dove sono i mercatini tirolesi?

Gente, ahinoi, che è arrivata fuori tempo, visto che lo stop risale a Santo Stefano, ma evidentemente l'effetto annuncio di un dicembre a tutta birra, con oltre un milione di presenze (poi bisognerà capire quanti sono i turisti veri e propri), si fa sentire. E basta ad addolcire gli animi quel che resta della Città di Natale, ossia il Villaggio del Prato, con la ruota panoramica (che registra le file), il planetario e il tendone della Lego.

In effetti, in via dei Pileati, la strada che collega il Prato a piazza Grande e alla Pieve, e anche nella parte alta del Corso, si nota un movimento inconsueto per le abitudini tradizionali di Capodanno. Molti sono quelli che si sono fermati a dormire (gli hotel hanno registrato il tutto esaurito) e che ora si lanciano alla scoperta del centro storico e di un locale per il pranzo della festa. Tutto sommato, continua il trend favorevole alla micro-economia della città alta, uscita per un mese dal letargo degli anni passati.

A Cortona, invece, il movimento turistico di Capodanno è una consuetudine e anche quest'anno la tendenza non si smentisce. In via Nazionale, la strada del passeggio, c'è il tutto esaurito, in alcuni punti si fatica a passare. Sono i cortonesi ma sono soprattutto i visitatori da fuori, come confermano la fatica di trovare un parcheggio (sono tutti off limits, compreso quello dello Spirito Santo che dà sulle scale mobili e anche la varietà di accenti provenienti da tutta Italia, soprattutto dal nord e dall'area romana. Tutti aperti i negozi, che approfittano del flusso per fare l'incasso.

Tassello negativo il blocco della scala mobile a scendere, che costringe chi va al parcheggio a muoversi lungo una discesa fatta di scale ripide e poco illuminate. Buio anche nell'area di sosta. Non è il migliore dei biglietti da visita per chi viene da fuori. La parola passa adesso al Comune che non può esimersi dal migliorare questo aspetto dell'accoglienza. I commenti negativi di chi scende al parcheggio dicono che c'è ancora da fare per portare Cortona al livello di attrattività di altre città collinari dell'Italia centrale.