Truffa Etruria, una condanna e 4 assoluzioni nel terzo processo

In sei se la sono cavata con la remissione di querela. Subordinate in fumo fino a 50 mila euro per risparmiatore

Migration

Arezzo, 8 marzo 2021 - Una condanna e 4 assoluzioni nel terzo, grande processo per la truffa Etruria, ovvero il collocamento delle obbligazioni subordinate che furono poi azzerate nel novembre 2015 con il decreto di risoluzione della banca. Altri sei se la sono cavata con la remissione di querela da parte dei risparmiatori che li avevano citato in giudizio. Il giudice era Ada Grignani, che siede a latere anche nel maxi-processo per bancarotta contro gli ex vertici di Bpel ed è il magiostrato monocratico del filone delle consulenze d'oro entrato nel vivo la settimana scorsa nella Sala dei Grandi.

La sentenza segue i criteri già fissati da quella pilota emessa nel settembre 2018 da Angela Avila: condanna per i dipendenti che avevano adoperato forme forti di pressione per collocare le subordinate, assoluzione per gli altri. E' stato condannato un funzionario che aveva fatto convertire 50 mila euro di precedenti investimenti di un'anziana nelle famigerate obbligazioni. La pena è dieci mesi, contro l'anno e mezzo chiesto dal Pm Luigi Niccacci, con la condizionale e la non menzione. Fra i due processi sopra ricordati ce n'è stato un altro, condotto dal giudice Claudio Lara, anche quello finito con una condanna e altre assoluzioni