Arezzo, sette squadre escluse dal consiglio federale: ora il ripescaggio è vicino

I bocciati possono fare ricorso al Collegio del Coni ma le chance amaranto aumentano concretamente. La decisione del collegio di garanzia entro il 27 luglio

Tifosi amaranto

Tifosi amaranto

Arezzo, 16 luglio 2021 - L’Arezzo più vicino al ripescaggio. Un club non iscritto e sei bocciati. È una autentica mannaia quella che tra Covisoc e Consiglio Federale si è abbattuta sui club bocciati in prima istanza dall’organo di vigilanza sui conti dei club. Una sentenza poi ribadita dai ricorsi presentati sempre alla Covisoc e poi ufficializzata dal Consiglio Federale di ieri. Sembrano scorrere i titoli di coda per la favola del Chievo Verona.

I veronesi hanno saltato il pagamento di alcune rate di un debito contratto con l’Agenzia delle Entrate e in questo modo l’accordo è venuto meno. Al posto del Chievo Verona in serie B tornerà il Cosenza, mentre in C l’elenco delle escluse è notevole. Fuori dai giochi Novara, Carpi, ma anche la Paganese che sembrava più vicina di altre alla ‘salvezza’ e la Sambenedettese che poche settimane fa l’imprenditore Renzi aveva rilevato all’asta fallimentare affiliando il club alla Figc.

Fuori anche la Casertana. I falchetti non hanno presentato entro il termine ultimo del 28 giugno la fideiussione richiesta. La garanzia è arrivata per il ricorso ma non potendo integrare le proprie memorie difensive la Casertana non parteciperà alla serie C.

Adesso c’è un ultimo appiglio per le bocciate prima di far diventare effettive le decisioni del Consiglio Federale, ma la strada è più dura rispetto a quella dei club che ambivano al ripescaggio. Tutte le escluse avranno 48 ore di tempo per appellarsi al Collegio di Garanzia del Coni, a meno che qualcuno non decida di rivolgersi al Tar, e la decisione arriverà entro il 27 luglio.

Ma intanto la corsa al ripescaggio è partita e l’Arezzo ha buone possibilità di ripescaggio. Gli amaranto ballano tra il secondo e il terzo posto nella graduatoria delle retrocesse dalla Lega Pro. Con il Cavallino ci sono Lucchese e Pistoiese che in campionato hanno ottenuto più punti dell’Arezzo (fattore che incide al 50 per cento nella graduatoria).

Rossoneri e arancioni però devono risolvere alcuni contrattempi legati ai rispettivi impianti, poi dovranno presentare un contributo straordinario di 300mila euro unito a due fideiussioni da 300mila e 350mila euro. Insomma, balla un milione di euro per tornare in serie C. Cifra che dovranno mettere anche i club di serie D che hanno vinto o partecipato ai playoff. Latina, Messina, Fidelis Andria, Clodiense, Rimini e Siena sperano di essere chiamate.

La conditio sine qua non era quella di iscriversi alla serie D nella finestra speciale, da giovedì 8 a sabato 10 luglio. Adesso, con i posti liberi - salvo parere diverso da parte del Consiglio di Garanzia - chi ha diritto al ripescaggio può iniziare a presentare i documenti. C’è tempo fino al 19 luglio.

È questo il termine ultimo indicato dalle norme per cercare di tornare in Lega Pro dalla porta di servizio. Bocche cucite in seno ai club coinvolti. Non solo l’Arezzo, ma anche Lucchese e Pistoiese (guardando solo chi è retrocesso dalla Lega Pro) non si esprimono, dando l’impressione di lavorare in silenzio.