Saldi al via: i più si fermano a riduzioni del 30%, qualcuno tenta il tutto per tutto

«Natale ci ha salvato, i saldi spostano poco» Ma c’è chi parte subito a prezzi dimezzati

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Arezzo, 5 gennaio 2022 - Oggi partono i saldi invernali e il grosso delle vendite si giocherà nei primi giorni. Con le svendite i commercianti proveranno a recuperare il terreno perso in un autunno caldo che poco spazio ha lasciato per l’acquisto dei capi pesanti. Lo strappo da ricucire è grande nonostante un novembre e un dicembre in risalita con buoni affari per Natale. Le percentuali di sconto partono dal 30% ma c’è anche chi proporrà ribassi più accattivanti. «Prevedo un grosso flop per i saldi – dice Luciano Imbriani – l’afflusso dell’inizio si ridurrà a soli 2 o 3 giorni. Il cliente di fiducia di solito si anticipa, viene in negozio prima dell’avvio e gli applichiamo lo sconto. Per i saldi prevedo vendite normali, gli sconti sono rimasti un business solo di una parte di negozianti. Non c’è entusiasmo, la mia roba è qui, devo solo aggiungere aggiungere il 30% di sconto. E’ tutta merce che devo finire di pagare, non comprata appositamente per i saldi. Chiudo l’anno in positivo, dicembre ha registrato punte particolari con i mercatini. Il grande passaggio ha aiutato le vendite». Punta sul 30% di sconto anche Stefano Donati: «Dall’inizio alla fine dei saldi faremo il 30%.

Il nostro margine è piccolo vendendo a saldo, ma non possiamo esimerci dalle svendite altrimenti il cliente non entrerebbe in negozio. Sono giorni che quelli abituali ci chiedono sconti. Con i saldi non recupereremo tutto l’invenduto di ottobre quando il caldo ha frenato le vendite ma libereremo il magazzino. Novembre e dicembre sono andati in risalita, positivo Natale anche se la maggior parte dei clienti si è mossa tardi. Sono più felice di vendere durante l’anno che per i saldi ma ormai i clienti si sono abituati a sconti tutto l’anno. Impossibile non fare svendite, l’inverno deve arrivare, speriamo con i saldi di vendere capi spalla e abbigliamento pesante finora al rallentatore». Per molti commercianti i saldi diventano uno strumento più utile alla liquidità di cassa che ad incrementare i ricavi. «Crediamo poco nei saldi, tra black friday e outlet la gente trova sconti tutto l’anno, partiremo col 30, la percentuale salirà al 50% a fine stagione con il campionario primaverile – dicono al negozio La Primula – con le svendite non riusciremo a recuperare quanto perso durante la stagione. Il Natale è andato bene, i mercatini ci hanno salvato ma non come l’anno scorso. Tra bollette e guerra, tutti fanno a meno di tante cose e se acquistano per i saldi comprano ciò a cui hanno rinunciato prima. Con i ricarichi modesti che abbiamo i saldi non permetteranno grandi guadagni. Vendo in sconto un capo su cui ho pagato l’Iva a prezzo pieno, è solo un modo per liberarsi dell’invenduto e avere liquidità». Tra i commercianti c’è chi oserà subito sconti alti. «Di solito partivamo con il 30%, quest’anno osiamo subito il 40 e 50% - dice Iacopo Cacchiani di Benetton Intimo – durante la stagione la gente si è lamentata dei prezzi. Con sconti subito alti cercheremo di invogliarla. I nostri prezzi sono gli stessi da anni, è lo scenario che è cambiato. Natale è andato bene. I primi giorni saranno decisivi anche per taglie e assortimenti».