Rifiuti abbandonati, una multa al giorno

L'anno scorso 52mila euro di sanzioni grazie alle telecamere mobili, tre su 4 sono utenze non domestiche

spazzatura

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Arezzo, 29 gennaio 2022 - In 343 l'anno scorso sono stati beccati dalle telecamere mobili piazzate a ridosso dei cassonetti. Per un totale di 52mila euro di sanzioni, 160 euro in media a multa. Sono questi i dati forniti dall’Ufficio tutela ambientale del Comune di Arezzo che si avvale per il servizio di controllo sullo smaltimento dei rifiuti, di strumenti automatici come le foto trappole e le telecamere. Ma anche degli ispettori ambientali, addetti che effettuano turni di controllo sul territorio e indagano sugli abbandoni per risalire ai proprietari dei rifiuti.

“Abbiamo a disposizione una quindicina tra foto trappole e telecamere mobili che piazziamo per determinati periodi di tempo nei luoghi dove si verificano con maggiore frequenza gli abbandoni di spazzatura – spiega il direttore dell’Ufficio tutela ambientale del Comune di Arezzo Alessandro Forzoni - in questo modo riusciamo a rotazione a controllare il territorio dove c’è più bisogno. L’anno scorso sono state contestate 343 violazioni per circa 52.000 euro di sanzioni, la maggior parte per abbandono di rifiuti fuori dai cassonetti, o fuori da qualsiasi circuito di raccolta. Ma c’è stato anche chi non ha osservato il calendario di raccolta, o ha fatto un uso improprio dei bidoni della differenziata. Buttare l’indifferenziata su carta o organico per esempio, comporta la sanzione più alta pari a 400 euro”.

Ma chi sono i più scorretti? “Tre su quattro delle sanzioni effettuate nel 2021 sono a carico di utenze non domestiche – continua Alessandro Forzoni – ditte, negozi o attività di vario genere”. Il servizio è attivo dal 2018 e da allora ha permesso di staccare circa 1200 verbali. “Da quando è stato istituito il controllo attraverso telecamere e foto trappole, è diminuito il numero di abbandoni di rifiuti sul territorio – dice il responsabile dell’ufficio ambientale del Comune di Arezzo - e l’importo per la loro rimozione a carico del Comune è sceso di circa il 20%”. Un bel risparmio che si gioca soprattutto sul controllo dei bidoni, sorvegliati speciali per evitare che al loro esterno vengono lasciati soprattutto gli scarti più ingombranti. A vigilare strumenti mobili di ultima generazione che immortalano chi getta rifiuti e che vengono messi in concomitanza dei punti più sensibili o in prossimità dei cassonetti delle zone più periferiche. Le telecamere si attivano col movimento e sono dotate di infrarossi per le riprese notturne. Nel tempo hanno permesso di beccare chi abbandona il materasso, lo stendino o la bombola del gas, o più semplicemente chi lascia sacchi fuori dai cassonetti. Oppure getta rifiuti speciali nei bidoni della differenziata, abbandona materiale ingombrante come tv e lavatrici, o semplicemente non osserva i giorni e gli orari del porta a porta, dove attivo. Per stangare le pratiche scorrette oltre alle foto trappole e alle telecamere mobili, il Comune di Arezzo è stato tra i primi in provincia ad avvalersi anche degli ispettori ambientali. “Il ricorso agli ispettori ambientali non ha solo uno scopo sanzionatorio, cerchiamo di ricorrere alla multa solo nei casi di palese e volontaria violazione – dice ancora Forzoni - Gli ispettori infatti prestano anche un servizio di informazione alle utenze soprattutto in relazione alle modifiche del servizio sul territorio e di vigilanza ambientale in generale”.

“Per conoscere tutte le regole sull’argomento rifiuti tutti i cittadini di possono scaricare gratuitamente l’App “Arezzo Clean” per Ios e Android, con la quale possono segnalare facilmente abbandoni e disservizi, oltre che ottenere informazioni sui servizi di raccolta - spiega l’ufficio tutela ambientale del Comune di Arezzo - Il ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti è gratuito, si può fare richiesta sul sito di Sei Toscana, al numero verde 800.127.484, oppure tramite l’App “Arezzo Clean”, mentre abbandonarli può costare una multa che parte da 150 euro. Portarli ai centri di raccolta permette anche di accumulare punti che producono sconti sulla bolletta della Tari l’anno dopo”.

Distribuiti in città a macchia di leopardo, non tutti hanno digerito i nuovi cassonetti “intelligenti” che ancora non sono attivi nella loro funzione principale, quella di poter attraverso una tessera riconoscere l’utente e capire che tipo di spazzatura produce al fine del conteggio in bolletta. “Ad oggi i nuovi bidoni non sono presenti ovunque – spiega l’assessore all’ambiente Marco Sacchetti – sono predisposti per leggere la tessera per l’accesso controllato ma non sono stati attivati i sensori. Solo quando saranno installati ovunque Sei Toscana distribuirà le tessere agli utenti. Primo passo dotare il centro storico di strutture metalliche a mascheramento che si possano aprire con la card. Mi auguro che entro il 2022 tutto sia a regime ma dipende dal gestore, non dal Comune. Il piano di gestione dei rifiuti è stato approvato dall’Ato nel 2018 e prevedeva fasi di implementazione che dovevano essere già concluse, nel mezzo c’è stata la pandemia ma i tempi sono maturi. A regime l’accesso controllato consentirà con la tessera di aprire i bidoni e individuare il soggetto che ha conferito i rifiuti secondo il concetto che chi produce più indifferenziata più paga e chi più differenzia, meno paga in bolletta”. Tra chi ha ricevuto una multa salata c’è chi ha lasciato a terra il sacco della spazzatura trovando il bidone pieno. “C’è una certa superficialità da parte dei cittadini, è vero che a volte si può trovare un cassonetto saturo – dice Sacchetti – ma basta fare centro metri per arrivare al prossimo, ognuno è chiamato a fare la sua parte. Anche il Comune farà la sua, vorremmo rimettere in piedi un’efficace campagna di comunicazione rivolta proprio agli utenti per diffondere le corrette pratiche nello smaltimento rifiuti”.