Morti sul lavoro, settimi per incidenza sugli occupati

Arezzo maglia nera in Toscana e ai vertici nazionali secondo la classifica di Vega Engineering

operai

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Arezzo, 2 luglio 2022 - Abbiamo recuperato un paio di posizioni in un mese, scendendo dalla quinta alla settimana in una classifica dove arrivare in vetta significa essere maglia nera, ma restiamo lo stesso in cima alle città italiane in cui l’indice di incidenza sugli occupati dei morti sul lavoro resta tra i più alti. Nella classifica elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering a partire dai dati ufficiali Inail, in cui sono considerati solo gli infortuni mortali accaduti in occasione di lavoro, con esclusione quindi di quelli in itinere, Arezzo è settima.

La città recupera un paio di posizioni rispetto a un mese fa, ma a fine maggio l’indice di incidenza dei morti sugli occupati ad Arezzo era lo stesso del 34,5% con 5 casi totali su 145.036 lavoratori. Maglia nera Alessandria dove l’indice di incidenza è di oltre il 52,5% con 9 morti su 171.500 occupati, seguita da Frosinone, Foggia, Aosta, Ascoli Piceno, Ravenna. Arezzo è settimana in Italia e maglia nera in Toscana. In Regione siamo seguiti da Livorno, al 13esimo posto con indice del 22,4% e 3 morti, su quasi 134mila occupati, segue Grosseto al 15esimo posto e 2 morti ma con 93mila occupati. Il capoluogo di Regione Firenze è 40esimo con indice del 14% e 6 morti, più di noi ma su molti più lavoratori: oltre 429mila. Pisa al 51esimo posto con indice del 11%, 2 morti su 180mila occupati, Siena è al 63esimo posto all'8,9% e un solo morto su 111mila occupati. Segue Pistoia al 69esimo posto, indice dell'8,4% e 1 morto su 118mila occupati. Virtuosa anche Lucca al 77esimo posto in Italia con indice del 6,6% 1 morto su 152mila lavoratori. Al 90esimo posto c'è Prato con 109mila occupati e zero morti. L’Osservatorio elabora mensilmente la zonizzazione del rischio di morte per i lavoratori del nostro Paese che viene descritto - alla stregua della pandemia - dividendo l’Italia a colori. A finire in zona rossa al termine dei primi cinque mesi del 2022, con un’incidenza maggiore del 25% rispetto alla media nazionale (pari a 11,9 ogni milione di lavoratori) sono: Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Calabria. La Toscana si posiziona invece in zona arancione.