Logge del Grano- Comune: non si placa la polemica

"Dopo un incontro informale tenutosi nel gennaio 2022, la “non risposta” a firma del Sindaco Ghinelli, protocollata dal Comune di Arezzo, è arrivata lo scorso 31 agosto"

mercato

mercato

Arezzo, 2 gennaio 2022 - Da oggi, 2 Gennaio, il Mercato Logge del Grano non aprirà al pubblico, ma dalle 9 alle 13 i produttori del Mercato hanno svuotato i loro scaffali e verranno esposti nelle vetrine i contatti di tutte le aziende che si rendono disponibili per la fornitura dei loro prodotti per cercare di sopperire ad ogni modo all’interruzione di un servizio in cui abbiamo sempre creduto, alzano in coro le circa 70 aziende coinvolte che già tuttavia stanno pensando a un piano di rilancio in un'altra forma e luogo della città. «Ringrazio tutti quelli che in questi giorni sono intervenuti anche con commenti molto costruttivi e di sostegno e che hanno scelto il nostro mercato per i loro acquisti.  Ci teniamo a ribadire che il mercato non ha bandiere politiche e che al suo interno le aziende aderiscono a tutte le associazioni di categoria e vengono da tutte le vallate. Abbiamo solo raccontato dei fatti come sono avvenuti e problemi che l’immobile ha riscontrato. Ma ci teniamo a dare ulteriori dettagli», così il Presidente della Rete, Antonio Tonioni.

Nei giorni scorsi tanti gli interventi di solidarietà da parte del mondo politico, delle istituzioni, delle associazioni e dei privati cittadini. A queste si è poi aggiunta una nota ufficiale del Comune di Arezzo che prendeva le distanze da quanto affermato dalla Rete sulle cause della chiusura oltre a dichiarare di non aver mai ricevuto proposte dalla Rete. A questo proposito invece, dopo un primo incontro informale tenutosi in gennaio 2022, la Rete aveva inviato una proposta formale scritta alla quale il Sindaco Alessandro Ghinelli ha risposto con lettera protocollata il 31 agosto 2022 nella quale si legge “acquisita la Tua proposta inviata a febbraio, poi rinnovata nel mese di luglio, sono a rappresentarTi che anch’io sono in attesa di ricevere alcune progettualità che potrebbero interessare astrattamente in futuro anche le Logge del Grano”… e poi ancora “entro due, massimo tre, settimane mi saranno fornite le necessarie informazioni per addivenire a una futura decisione”.

Questa la risposta al comunicato del Sindaco Ghinelli da parte della Rete Mercato Logge del Grano. 

Il progetto è sicuramente stato voluto dall’Amministrazione precedente a quella del sindaco Ghinelli, che si è occupata del ripristino della struttura, e la quale aveva proposto agli agricoltori un progetto che prevedeva un affitto iniziale della durata di 15 anni e un canone di affitto del 3% del volume di affari. L’immobile tuttavia ci è stato consegnato nel 2015 proprio dalla prima giunta Ghinelli che insieme all’immobile ci ha consegnato una APE evidentemente errata come da noi accertato su richiesta del Sindaco con Perizia ufficiale consegnata alla stesso.

Nel 2015 alla sottoscrizione del contratto, la giunta Ghinelli, quando la rete si era ormai costituita davanti al Notaio, ha sottoposto delle condizioni ben diverse da quelle che conoscevamo proponendoci solo 5 anni di affitto e un canone di affitto più alto che avrebbe previsto anche un minimo garantito sull’applicazione della percentuale del 3%. Tali proposte giunsero alla Rete all’ultimo momento e riuscimmo solo ad ottenere un prolungamento del contratto a 9 anni. Chiaramente una condizione molto difficile per degli imprenditori che devono fare sempre progetti a lungo termine considerando la creazione da zero del progetto.

Ad un orizzonte temporale “ristretto” si sono sommati i problemi energetici e di malfunzionamento degli impianti frigo e di climatizzazione ampiamente discussi con il Comune che hanno eroso le finanze della rete impedendo il pagamento delle quota aggiuntiva del canone di affitto.

Il Comune di Arezzo conoscendo benissimo questa situazione aveva acconsentito ufficiosamente e di fatto la sospensione di questa quota aggiuntiva dell’affitto, in attesa di una risoluzione ma arrivata. Mentre la Rete ha versato il totale del canone fisso oltre la percentuale del 3% per gli anni 2015-2016. Dal gennaio 2017 invece ha tenuto sospesa la quota del 3% versando solo la quota del canone fisso. Lo stesso sindaco a fronte delle nostre numerose richieste e alla produzione delle relazioni tecniche richieste Ghinelli ci aveva ufficiosamente promesso di rifonderci il costi energetici sostenuti in più rispetto ai consumi dichiarati nell’APE.

Ma a fronte di un chiarimento ufficiale delle reciproche posizioni abbiamo ricevuto solo una lettera di richiesta di pagamento della quota di affitto sospesa in accordo con l’amministrazione. Mai nessuna risposta ufficiale ci è arrivata nemmeno sui banchi frigo, in merito ai quali possiamo smentire quanto detto dal Comune, noi infatti abbiamo inviato comunicazioni scritte ufficiali, proposte bene definite e tracciate. Solo in questi giorni attraverso la stampa locale abbiamo appreso alcune risposte dal Comune e soprattutto che i locali del Mercato Logge del Grano sono destinati ad altro.

Ci viene un dubbio, a cosa è servita la campagna promossa dall’Amministrazione per coinvolgere i cittadini nella riqualificazione del quartiere se conoscono già il destino dello stesso? E perché alle nostre numerose richieste inviate anche attraverso il nostro Legale non abbiamo mai ricevuto risposta?

Le richieste del Mercato, non considerate dal Comune di Arezzo. “Purtroppo già dopo pochi mesi dall’inaugurazione i produttori del Mercato si sono resi conto di importanti problematiche strutturali dell’edificio che hanno comportato altissimi costi di gestione non preventivabili ne prevedibili dalla Rete. Consumi Energetici ben 3 volte superiori a quelli dichiarati dal Comune al momento dell’affitto dell’immobile. La rete ha dovuto sostenere consumi annui di 240000 kw contro 84600 kw dichiarati nell’APE rilasciata dal Comune. Questo a causa di opere di ristrutturazione effettuate dal Comune di Arezzo senza alcun criterio di efficientamento energetico. Ad aggravare questo quadro di difficoltà e rendendo la situazione insostenibile è stata la crisi energetica: durante il 2022 il costo dell’energia ha subito degli importanti aumenti che hanno comportato fatture non sostenibili dalla rete obbligandoci a richiedere delle rateizzazioni delle stesse che dovremo pagare nei prossimi mesi. Nonostante le puntuali segnalazioni e i documenti ufficiali forniti al Comune questo non ha mai dato risposte di alcun genere ne messo in atto azioni riparatorie.