Green pass dal parrucchiere e dall'estetista, si parte

Da oggi necessario il certificato verde per tutti i servizi alla persona: dal 1 febbraio anche nei negozi. Tabacchi in rivolta

taglio

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Arezzo, 20 gennaio 2022 - Serve anche per farsi fare la messa in piega, il colore o il taglio da oggi. Nuove regole per il green pass base, quello che si ottiene anche col solo tampone, che valgono in particolare per parrucchieri e centri estetici. Potere dell’ultimo decreto Covid, ulteriore stretta per i non vaccinati. Cosa cambia da oggi? Parrucchieri e barbieri dovranno controllare in zona bianca, gialla e arancione (in rossa sono chiusi) che i clienti siano provvisti di green pass base o super. Il certificato serve anche per ceretta e massaggi dall’estetista e per tutti i servizi alla persona. Roberto Infantino de il Barbiere di Sicilia, è un po’ preoccupato: “Speriamo non si creino malumori tra i clienti – dice – ho scaricato l’App, appeso locandine, avvisato i clienti sui social e con messaggi. Controllare il green pass ci farà perdere tempo ma pur di uscire da questa situazione e rispettare le regole ci adeguiamo. Ne abbiamo fatti tanti di cambiamenti in questi anni, faremo anche questo”. “Ho scaricato l’app, la procedura mi pare easy – dice Gabriele Ricciarini – credo sia veloce, dipende anche dalla quantità di clienti che entrano. Per un parrucchiere non dovrebbe essere un problema, poi si tratta del base. Personalmente credo sia giusto, sono leggi e ci adeguiamo, lo ricordiamo ai clienti anche al momento della prenotazione, ma sono i primi che chiamando ci dicono di avere il green pass”.

“È un secondo il controllo con l’app – dice Marika Pievani di Identità Capelli – si tratta del base quindi non esclude nessuno. Con clientela abituale e su appuntamento si gestisce bene rispetto a un negozio in cui la gente entra all’improvviso”. “Ormai ci siamo abituati a questa gestione particolare dalla disinfezione alle mascherine, è un passaggio in più – dice Rosy Romano di Elisa e Rosy – per noi cambia poco usiamo l’App all’ingresso. Ricorderemo la necessità del certificato al momento della prenotazione soprattutto in fase iniziale. E’ un controllo in più ma è gestibile”. “E’ obbligatorio, ho scaricato l’app e a tutti quelli che entrano nel salone controllo il Green pass - dice Alice Capacci del centro estetico Mediterraneo – una procedura semplice la metteremo in atto senza problemi”. Se parrucchieri ed estetiste sembrano aver digerito la novità, sono invece sul piede di guerra i tabaccai. Dal 1 febbraio infatti entreranno in vigore ulteriori restrizioni per chi non è immunizzato, e l’obbligo di green pass base sarà esteso a tutti i negozi e i centri commerciali, esclusi supermercati, alimentari, farmacie e servizi essenziali. Dovranno chiedere il green pass anche i tabacchi e considerando che in Italia ne esistono 50mila in cui entrano ogni giorno circa 250 persone per rivendita, il controllo si fa duro. “Assurdo chiedere il green pass in tabaccheria dove chi entra fa acquisti lampo – dice Toni Brucato del tabacchi di via Petrarca – la nostra clientela è di passaggio e sta dentro meno di 1 minuto. Mentre i tempi per controllare il green pass allungano tutto. Si rischiano file solo per comprare un biglietto del bus per cui ci volevano 30 secondi. Speriamo cambino idea. Il tabacchi non è un negozio di abbigliamento si entra e si esce in pochi secondi, non ha senso. Impensabile assumere qualcuno per fare controlli sulla porta, sono a favore del vaccino ma ci vuole buon senso”. E’ dello stesso avviso Roberto Pucci del tabacchi di via Verdi: “Spero che le nostre federazioni organizzino uno sciopero, dentro i tabacchi si sta meno di un 1 minuto, col green pass si formeranno file e si allungherà il tempo di  percorrenza. E’ una decisione stupida, speriamo sia rivista. Il nostro ricarico più alto è il 10% sulle sigarette, non possiamo assumere qualcuno per i controlli esterni”.