Innescò l'allarme movida colpendo un vigile: condannato a otto mesi

L'agente era stato ferito con una bottigliata vicino all'occhio. Ieri il processo con rito abbreviato. Il poliziotto si era anche costituito parte civile, previsto un risarcimento

Piazza della Badia

Piazza della Badia

Arezzo, 18 maggio 2022 - Condanna a 8 mesi per il giovane poco più che ventenne che il 6 giugno dell’anno scorso ridusse un agente della polizia municipale a una maschera di sangue dopo averlo colpito con una bottigliata al volto. Ieri mattina è arrivata la sentenza del processo davanti al giudice Giulia Soldini per i fatti di piazza della Badia. Un episodio di mala movida che aveva portato l’agente colpito al setto nasale in quella notte di inizio estate di quasi un anno fa, a costituirsi anche parte civile con l’avvocato Pietro Graverini. Ieri è arrivata la condanna a otto mesi con sospensione condizionale della pena per il “bottigliatore” della Badia, e il risarcimento danni di fronte al giudice civile che sarà adesso da determinare. Tutte presenti in aula al tribunale di Arezzo le parti. Ieri mattina sono anche stati mostrati il filmato e le immagini relative proprio alla notte dell’incidente. Nel filmato ripreso in piazza della Badia, da anni ormai calamita per i giovanissimi, si documenta una notte particolarmente movimentata, non si scorge invece l’episodio incriminato perché la bottigliata era stata sferrata nella vicina via del Saracino. Ma le immagini contestualizzano lo stesso la vicenda, con l’episodio di violenza avvenuto al culmine di una notte di eccessi.

Dopo la sentenza di ieri, adesso si procederà con la causa civile che determinerà la quantificazione del danno e il risarcimento. La sentenza è arrivata alla fine del processo che vedeva imputato il giovane aretino per un episodio di movida violenta tra i più clamorosi che hanno coinvolto piazza della Badia, finita più volte nell’ultimo anno al centro delle polemiche dei residenti tra sporco e degrado, vetri spaccati, auto danneggiate e portoni divelti. Ieri la discussione, con rito abbreviato, dopo la costituzione di parte civile, durante la quale è stato interrogato anche il ragazzo. I fatti risalgono alla sera del 6 giugno scorso poco dopo le 22 (vicino al coprifuoco di allora), quando l’agente fu ridotto a una maschera di sangue dopo che aveva cercato di inseguire il giovane aretino scappato da un locale perchè trovato con una bottiglia di alcolico in mano mentre in quel momento era vietato. Quando gli agenti tentarono di bloccarlo, il ventenne scappò verso via del Saracino ma prima tirò la bottiglia contro l’agente, spaccandogli sopracciglio e setto nasale. Il protagonista fu individuato poco dopo. Di lì il processo.