Arezzo città aperta, addio ferie

Negozi, botteghe, bar, ristoranti tentano il recupero dopo lo stop

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di Angela Baldi

Dopo le ferie forzate a causa del Covid, ad agosto restano aperti. E’ la scelta di tantissime attività commerciali del centro e di quelle disseminate nei quartieri cittadini. Ma anche di artigiani e aziende del territorio. Chi chiuderà lo farà magari solo per una manciata di giorni intorno a ferragosto, concedendosi in alcuni casi un weekend più lungo del normale.

E’ ilo potere dell’estate post pandemia che vede sparire la maggior parte dei classici cartelli "Chiuso per ferie" dalle vetrine di molti negozi e attività cittadine. Una scelta che vale per tante insegne di abbigliamento, calzature e accessori che hanno inaugurato in ritardo quest’anno la stagione dei saldi e che solo dal primo agosto hanno potuto contare sulle entrate straordinarie delle svendite estive. le attività che sperano proprio sulle aperture del mese tradizionalmente vocato alle vacanze e sui ribassi per far cassa e riprendere grazie agli sconti un po’ del terreno perso durante il lockdown.

Dimentichiamoci quindi la città fantasma dell’agosto di qualche anno fa anche se obiettivamente non si tratta di una novità in senso stretto. In generale infatti la tendenza degli ultimi tempi è stata quella di dilazionare le ferie, a causa della crisi prima e ora del coronavirus che amplia il trend, e di confinarle a qualche lungo fine settimana di brevi gite.

Non solo i negozi, saranno tantissimi anche gli artigiani che resteranno aperti ad agosto. Magari lavorando su turni e non a pieno regime, ma continuando ad offrire un servizio no stop in officine, laboratori, garage e sartorie.

L’elenco delle attività che non andranno in ferie è lunghissimo e non esclude centri estetici, parrucchieri, elettricisti, meccanici, antennisti, falegnami, fabbri, informatici. Aperte anche decine di attività non solo di pronto intervento, ma anche farmacie, erboristerie, fotografi, lavanderie e toelettature per animali. E se in centro nella settimana di ferragosto fino a qualche anno fa era più difficile trovare bar, ristoranti, tavole calde e forni aperti, quest’anno le defezioni saranno meno del solito. Tutti decisi a riguadagnare posizioni rispetto alle chiusure forzate di primavera e ad accogliere gli aretini rimasti in città e i turisti che hanno ricominciato ad affacciarsi tra le bellezze del centro storico.

Certo il lavoro non è quello dei momenti d’oro, ma piccole e medie imprese, artigiani e commercianti, si sono comunque organizzati per non perdere gli incassi dell’estate, soprattutto dopo aver smaltito tutte le ferie durante le chiusure forzate imposte dal Covid.

Anche le fabbriche quest’anno non si fermeranno in massa, molti quelli che scelgono di rimanere alla finestra per non perdere eventuali commissioni o lavori già in corso.

Così se la produzione è stata bloccata dal virus a primavera, adesso chi ha ordinativi li porta avanti senza stop. In città vale anche per il settore dell’oro che un tempo prevedeva chiusure estive fino a tre settimane. Per molte fabbriche invece quest’anno le ferie si accorceranno nella speranza, per quelle orafe, di veder ripartire il lavoro e in attesa della fiera di Vicenza i primi di settembre.