Blitz della Mobile in una casa di riposo abusiva, il Comune la chiude

Dentro anziani autosufficienti senza autorizzazione e con personale non qualificato. Venti giorni per spostare gli ospiti in altre strutture

Squadra Mobile

polizia 113 pattuglia volante squadra mobile.

Arezzo, 14 gennaio 2021 - Indagine della polizia su casa di riposo abusiva in pieno centro. ordinata la chiusura da parte del comune di arezzo. Le indagini su una struttura per anziani, presente in zona Campo di Marte, coordinate dalla Procura della Repubblica di Arezzo ed effettuate dalla Squadra Mobile, sono partite da alcuni esposti che lamentavano negligenze nella gestione degli anziani ospiti della casa di riposo. Gli accertamenti compiuti dagli investigatori, con la collaborazione dell’ ASL di Arezzo, sono poi culminati in un’ispezione della struttura, avvenuta nel mese dicembre, dalla quale sono emerse numerose irregolarità.

In primo luogo all’interno della casa di riposo sono stati trovati 8 ospiti -di cui 4 non autosufficienti- per la gestione dei quali la struttura non aveva la necessaria autorizzazione. Inoltre è stata riscontrata la presenza di 6 dipendenti, privi delle qualifiche professionali richieste, e assunti senza alcun tipo di contratto. Dall’esame della documentazione trovata è stato accertato altresì che sono transitati presso la struttura almeno 20 anziani. Anche le rette richieste per la gestione anziani, quantificate in circa 1600 euro mensili, sono risultate versate al nero senza il rilascio di alcun tipo di fattura.

Sulla base di quanto accertato, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Arezzo hanno contestato al titolare l’illecito amministrativo previsto e punito dalla Legge Regionale nr. 41 del 2005 che sanziona l’erogazione di prestazioni socio-assistenziali ad anziani autosufficienti e non, senza la relativa autorizzazione. Tale illecito prevede una sanzione pecuniaria di euro 15000. Inoltre è stata trasmessa la segnalazione di quanto accertato al Comune di Arezzo- Servizio Ambiente il quale ha notificato al titolare della struttura l’ordinanza di chiusura di attività. Sono in corso attività investigative volte a individuare le responsabilità penali connesse al reato di esercizio abusivo di professione sanitaria.