Caos quarantene, i genitori in rivolta

Un esercito di famiglie appese al test quotidiano coi figli imprigionati tra le maglie della burocrazia: "Snelliamo la procedura"

scuola

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Arezzo, 21 gennaio 2022 - Un esercito le famiglie che vivono a pane e tampone. Appesi al risultato del test quotidiano che decreta quale membro della famiglia sarà da isolare. C’è chi ha un figlio chiuso in una camera e uno in un’altra, chi ne ha spedito uno contatto di caso dai nonni (guariti) e chi ha un bimbo appena negativizzato pronto per rientrare alla scuola dell’infanzia col rischio di tornare in quarantena dal giorno dopo. Sono sul piede di guerra molti genitori che ci scrivono per segnalare situazioni assurde e burocrazie con cui si scontra la gestione quotidiana di lavoro e vita familiare. “È impensabile che le regole che valgono fuori da scuola per un guarito da Covid che per 120 giorni ha il green pass non vadano bene in aula - dice Carla - mio figlio ha 4 anni si è appena negativizzato, ho paura a rimandarlo all’asilo perché per un nuovo contatto di caso potrebbe tornare altri 10 giorni in quarantena, assurdo. Noi dobbiamo lavorare e un bambino così piccolo non può certo stare da solo”. Doppio problema con due ragazzi. “Ho un figlio all’asilo e uno alle elementari, il più piccolo è positivo e l’altro in isolamento perché contatto stretto, noi genitori con la terza dose siamo in auto sorveglianza – dice Simonetta – facciamo tamponi tutti i giorni, nonostante ci costino tantissimo, per il momento siamo negativi ma restiamo appesi al ritorno a scuola. Uno qualsiasi dei due una volta finite quarantena e isolamento potrebbe beccarsi altri 10 giorni ai domiciliari per un nuovo caso, nonostante il più piccolo tornerà in classe da guarito.

Cosa dovremmo fare nel frattempo, smettere di lavorare? Le quarantene andrebbero snellite per gli asintomatici”. “Ho una figlia chiusa in camera perché contatto di caso – dice Alberto – e un figlio chiuso nell’altra per la stessa cosa. Mia moglie fa la maestra e anche li ci sono positivi, essendo vaccinata con la terza dose è solo in auto sorveglianza, ma la situazione è ingestibile. Mio nipote contatto di caso è stato spedito dai nonni appena guariti”. Sono decine le segnalazioni di questo tipo e ognuna coinvolge intere famiglie in tilt tra dad a intermittenza e test rapidi fai da te. Per ogni nucleo c’è un genitore che prende ferie e permessi per stare coi figli positivi o in isolamento. “Sono una maestra ed è assurdo continuare a gestire così le quarantene – dice Anna – è capitato che bambini rientrati in classe dopo 10 giorni di isolamento, siano stati un giorno a scuola e poi dal giorno dopo altri 10 a casa per nuovo contatto. Come si fa a spiegargli queste regole assurde?”.