Aretini dell’anno: quattro sulla cima Pupo, Giani e i re del 5 al Saracino

Il cantante, il presidente delle Misericordie e la coppia Cicerchia-Scortecci primi per la redazione. Alle spalle tanti nomi forti: Bertelli di nuovo protagonista in città, l’escalation di Bernini e il pm Rossi

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Arezzo, 12 gennaio 2023 - L’importante è che non si scambino i ruoli. I magnifici quattro di un anno di vita aretina nel loro campo brillano di luce propria ma farebbero fatica ad avventurarsi nelle specialità dei vicini di podio. Pupo canta ed è protagonista dell’anno perfino nei mesi di una faticosa ripartenza ma con la lancia in mano difficilmente farebbe 5. Lì dove Elia Cicerchia e Gianmaria Scortecci sono infallibili ma per favore non fateli cantare. Così come Domenico Giani: a suo agio da presidente delle Misericordie e di Eni Foundation in giro per il mondo ma poco tagliato per i cavalli o per la musica. Insieme disegnano il podio dell’Aretino dell’anno e il ritratto variopinto di un 2022 pesantissimo. Ove non fossero bastati gli ultimi veri colpi del Covid tra gennaio e marzo, ci si sono messe anche la guerra e i rincari energetici ad avvelenare l’anno. Ma comunque un anno di vita, di cronaca, di fatti: tra i quali, in attesa di ripristinare il voto popolare, si è calata la nostra redazione, come fa da una vita.

Pupo è dall’inizio un protagonista assoluto, non solo in città ma soprattutto a livello nazionale e internazionale. Una carriera a aretino nel mondo, che non passa inosservata. Nel 2022, all’uscita dal tunnel del Covid, ha ripreso il suo tour internazionale, "40 anni Su di Noi". Dagli spettacoli australiani di Perth, Sydney e Melbourne a quelli nei teatri europei di Svizzera, Belgio e Germania alle piazze italiane: in un percorso che proseguirà anche nel 2023. E a fine anno la mossa del definitivo riscatto personale, la riapertura del Country Hotel: non come albergo ma come motore pulsante della sua musica, recuperandolo dopo gli anni critici del gioco e dell’asta. Pronto a riprendere anche il suo ruolo televisivo, sempre da protagonista.

Protagonista ma su teatri ancora più impegnativi Domenico Giani. Aretino doc, presidente della Misericordie, tra i primi a entrare in Ucraina subito dopo lo scoppio della guerra. E poi continuando negli aiuti e nei salvataggi da regista delle missioni di soccorso. Non solo: la sua voce si è alzata sempre più forte in difesa del volontariato dimenticato dalle istituzioni, a fronte delle carenze economiche che rischiano di chiudere servizi essenziali.

Con un doppio gran finale. La visibilità internazionale dopo la morte di Papa Benedetto XVI, al quale era rimasto molto legato. E la nomina nel board dell’associazione internazionale dei capi di polizia, forte di una lunga carriera investigativa.

E cosa dire più dei gemelli del "5", degli invincibili frombolieri di Santo Spirito? Hanno aggiunto un cappotto al triplete ineguagliabile del 2016, nell’anno delle tre lance, compresa quella straordinaria per il Giubileo. Che tra l’altro li portò a Roma proprio dal Papa e da Giani. Cicerchia e Scortecci hanno attraversato il 2022, la definitiva ripartenza dal Covid dopo la coraggiosa Giostra del settembre 2021, come fosse un tappeto rosso. I colori gialloblù sul tetto della manifestazione, quasi un omaggio involontario a quelli quasi uguali dell’Ucraina. E una coppia le cui potenzialità sembrano ancora infinite.

Salgono in quattro, e da splendidi solisti, sul tetto dell’anno appena tramontato. Ma che ha segnato l’escalation di altri personaggi di assoluto rilievo. Pensiamo a Patrizio Bertelli, che oltre ad aver trainato l’azienda, da buon skipper, oltre le secche della pandemia, è tornato protagonista anche ad Arezzo, rilevando la Buca di San Francesco e la sua storia.

Pensiamo a Fabrizio Bernini, non solo presidente degli industriali ma anche autore con la Zucchetti Sistemi di un’escalation irresistibile, in termini di fatturato e di acquisizioni di nuove ditte. Pensiamo a Roberto Rossi, il primo procuratore ad arrampicarsi da qui in cima ad una Procura generale, quella di Ancona.

Pensiamo a Jovanotti, dai successi sanremesi in tandem sia pur a distanza con Morandi, al tour estivo sulle spiagge, O al Prefetto Maddalena De Luca, la chiave di tante delle ripartenze aretine dopo i mesi bui della pandemia. E a Daniele Bennati, alla guida della Nazionale di ciclismo, in un ruolo strategico di Ct. Fino a Vasco Giannotti, il cui Forum Risk è diventato uno snodo della sanità, o a Giordana Giordini, di nuovo alla guida della consulta orafa, settore sempre più trainante per l’economia aretina. Per arrivare alla Fondazione Intour e alla Confcommercio, inventori di un evento, la Città di Natale, che ha rovesciato il turismo come un calzino. Anzi una calza, di quelle che appese al camino chiudono le feste e aprono la corsa di un nuovo anno.