MARCO CORSI
Cronaca

“Area verde destinata gratuitamente ad una società privata”. A Montevarchi scoppia la polemica

I consiglieri di opposizione Rossi e Camiciottoli presenteranno un’interrogazione al prossimo consiglio comunale.

Rossi e Camiciottoli

Rossi e Camiciottoli

Arezzo, 01 settembre 2023 – Chiedono chiarimenti in merito alla futura destinazione di un'area ad oggi destinata a verde pubblico attrezzato, che si trova tra via Fratelli Cervi e in viale Cadorna a Montevarchi, "concessa gratuitamente per nove anni ad una società privata". A "denunciare" il fatto i consiglieri Fabio Camiciottoli di Avanti Montevarchi-Europa Verde e Cristina Rossi di Impegno Comune, che presenteranno una interrogazione al prossimo consiglio comunale. "Parliamo di un'area di 7.500 mq che i cittadini vedranno sparire - hanno detto i due consiglieri - Peraltro con dubbi vantaggi per le casse comunali, se si osserva quanto concesso. Il sindaco Chiassai e la giunta di Montevarchi hanno deciso di far venir meno uno dei pochi (forse l’unico) spazio verde ad uso libero che i montevarchini avevano a disposizione. E lo hanno fatto nel modo più classico: non informando preventivamente la popolazione e attuando le procedure di affidamento ad agosto, quando i cittadini erano pronti a godersi un po’ di meritato relax o impegnati a partire per le vacanze. Il tutto quindi nel silenzio più assordante, diversamente a quello che il buon agire amministrativo imporrebbe. Per questo motivo ci siamo sentiti in dovere di porre dei quesiti al sindaco e agli assessori competenti".

Avanti Montevarchi e Impegno Comune hanno quindi riportato i fatti, in base a quanto da loro raccolto. In data 3 agosto è stata concessa, in uso completamente gratuito, ad una società, l’area pubblica ubicata in viale Cadorna/via F.lli Cervi. Per molti è conosciuta come il “campino dietro l’edicola di Pompeo". Per farci cosa? "Per realizzare un impianto di attività ludico ricreativa, attrazioni di spettacolo viaggiante ed attività congiunta di somministrazione di alimenti e bevande - hanno spiegato Camiciottoli e Rossi - In altri termini senza darne alcuna evidenza neanche sulle tanto amate pagine social, la sindaca e la sua giunta hanno deciso di concedere quasi 8.000 mq di parco pubblico in modo totalmente gratuito all’unica società che ne abbia fatto richiesta. E per quanto? Non per uno, non per due, bensì per nove anni, affinché la stessa sviluppi su di esso il proprio business senza nulla riconoscere alle casse comunali. In barba ai vantaggi – a occhio e croce non ne vediamo alcuno – per i cittadini, in barba all’interesse pubblico e in barba, se vogliamo, anche alla minima comunicazione che un atto così importante vorrebbe. Se una società sviluppa i propri affari su un terreno pubblico, il comune perché non dovrebbe chiedere un canone di concessione, un affitto o un qualche servizio in cambio", hanno aggiunto i due rappresentanti dell'opposizione.

"Non condividiamo il modo di operare di questa amministrazione che privilegia dare in gestione beni comunali anziché rivalutarli per la fruizione libera e gratuita di tutti noi cittadini e non comprendiamo il motivo per cui, comunque, a tale iniziativa la giunta non abbia dato la giusta rilevanza. Per il resto - hanno concluso - rimandiamo al testo dell'interrogazione che abbiamo preparato per il prossimo consiglio comunale e che alleghiamo e a future valutazioni ed iniziative che verranno intraprese dopo aver analizzato le risposte a quanto chiederemo".