Area Lebole, via ai lavori: la proprietà rompe gli indugi. Ecco l'annuncio

Una nota ufficiale di Marco Carrara annuncia la svolta. Avanti le opere viarie e il centro commerciale, cantieri a breve. Precedenza alle imprese toscane

Marco Carrara

Marco Carrara

Arezzo, 23 marzo 2019 - La buona notizia spunta poco dopo l'alba ed è una di quelle notizie che la città aspettava ormai da anni: i proprietari dell'Area Lebole rompono gli indugi, annunciano di aver realizzato le condizioni per la trasformazione dell'area e di essere pronti in tempi brevi a cominciare finalmente i lavori.

Ed ecco la nota ufficiale che arriva dalla società Aerre spa, guidata da Marco Carrara.

"Il lungo e accidentato percorso amministrativo del Piano di Recupero ex Lebole ha reso difficili i nostri rapporti con i potenziali investitori e ha rischiato di comprometterne la concreta realizzazione poiché il progetto iniziale non era ormai più adeguato alle mutate esigenze e ai mutati assetti organizzativi del settore della grande distribuzione. La programmata riqualificazione poteva quindi ormai realmente attuarsi solo introducendo funzioni e dimensioni più coerenti con le esigenze del mercato.

Con questo intento la nostra società nel 2018 ha sottoposto all’amministrazione una proposta di variante che dopo un sereno e costruttivo confronto è stata istruita dal Comune con professionalità ed è stata poi approvata in tempi ragionevolmente rapidi, così consentendoci di avviare (o perfezionare laddove già avviate) serie trattative con gli imprenditori interessati ad una parte dell’insediamento.

Siamo quindi oggi in grado di comunicare ai cittadini di Arezzo che quanto prima, nel rispetto dei tempi tecnici richiesti per la sottoscrizione della convenzione e per il ritiro dei permessi di costruire, daremo inizio ai lavori di realizzazione del complesso immobiliare con funzioni commerciali, direzionali e servizi alla persona e delle correlate opere di urbanizzazione e viarie che ne garantiranno il corretto e proficuo inserimento nel tessuto urbano.

Qualora se ne creassero le condizioni, consci delle difficoltà che ha attraversato e attraversa il settore dell’edilizia, intendiamo privilegiare l’imprenditoria toscana. In questi anni ci sono stati momenti in cui arrendersi pareva la soluzione più logica, ma noi abbiamo sempre tenuto la barra a dritta con perseveranza ed onestà.

Ci auguriamo che la rinascita a nuova vita di un luogo così affettivamente e strategicamente importante, unita a nostre contropartite in opere pubbliche di enorme rilievo per Arezzo, sia vista dai cittadini come un segno di speranza in questi tempi non facili".