
di Angela Baldi
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Torna Dimmi, diari multimediali migranti, il concorso nazionale rivolto a persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia o a San Marino. Il termine per partecipare è stato prorogato al 30 aprile e chi desidera raccontare la propria esperienza potrà inviare un testo scritto in italiano o in una lingua straniera, o condividere la propria testimonianza attraverso file audio o musica, fotografie, e-mail, lettere e disegni, cartoline, video. Requisito vincolante è che il racconto sia un autobiografico inedito, una narrazione di se´.
Le opere vincitrici dell’ottava edizione saranno annunciate nel corso del 39esimo Premio Pieve Saverio Tutino che si svolgerà dal 15 al 17 settembre a Pieve Santo Stefano e raccolte in un volume pubblicato dall’editore Terre di mezzo, nella collana Dimmi, entro il prossimo anno.
Nato con l’intento di riunire e custodire un patrimonio culturale che rischia di essere perduto, il concorso fa parte del progetto Dimmi (dimmidistoriemigranti.it), diventato un prezioso aiuto nel contrastare gli stereotipi sulla migrazione attraverso la testimonianza di chi l’ha vissuta in prima persona. Uno degli esiti è il fondo speciale Dimmi-Diari Migranti che a oggi custodisce presso l’Archivio Diaristico Nazionale oltre 500 testimonianze provenienti da 50 Paesi: il fondo conserva infatti tutte le opere inviate, vincitrici e non.
Queste testimonianze costituiscono una straordinaria fonte di informazioni e conoscenze per gli studiosi e per le future generazioni e in quanto vivide espressioni di se´ di persone di origine e provenienza straniera che raggiungono l’Europa, concorrono alla definizione di un comune patrimonio culturale basato sulla valorizzazione delle diversità. Il concorso è organizzato dall’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. Il Comitato Scientifico è completato da due rappresentanti indicati dagli autori e dalle autrici che hanno partecipato alle edizioni precedenti del concorso Dimmi. Dall’edizione 2022 Dimmi opera in stretta connessione con il progetto Horizon2020 Ithaca-Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency, portato avanti da una rete di università e organizzazioni di diversi paesi mediterranei.