Ancora Covid a scuola: uno studente positivo alle medie, un caso al Redi

Il ragazzo è figlio della maestra della Sante Tani, i compagni in quarantena. Tecnico allo scientifico, intorno tamponi negativi. Trentenne su Fb: malata. Rientra nei casi di ieri?

Tamponi

Tamponi

Arezzo, 21 settembre 2020 - La scuola comincia a presentare il conto. Un rischio calcolato, beninteso, perché riaprendo le classi era chiaro che ci sarebbero stati dei contagi in più. Ma del resto l’alternativa, continuare a tenere bloccata la scuola intorno agli schermi del computer, sarebbe stata ancora peggiore. I casi cominciano ma per ora tenuti abbondantemente sotto controllo. Ieri a beccare il contagio è stato uno studente delle medie, le frequenta nel suo paese a Castiglion Fiorentino.

E’ il figlio della maestra trovata positiva l’altro ieri, come conferma il sindaco Mario Agnelli dal suo profilo Facebook. Positivo il ragazzo e positivo anche il babbo, gli inevitabili contatti diretti di chiunque si incroci con il virus. Tutti e due sintomatici ma le loro condizioni non sono gravi. La conseguenza è che la classe del ragazzo dovrà essere messa in quarantena.

Per ora è una classe che resta chiusa, come le altre a causa delle elezioni. Il loro stop si prolungherà qualche giorno di più, un po’ come agli scolari coinvolti della Sante Tani. Ma anche in questo caso dei segnali positivi ci sono: al momento il report non indica positivi ad Arezzo e soprattutto non ne indica dell’età della primaria. Il segno che i tamponi intorno alle vicende degli ultimi giorni stano dando risultati confortanti?

Forse sì anche se per prudenza sarà bene aspettare le prossime ore, visti i tempi di elaborazione dei tamponi e la coincidenza con il fine settimana. E sempre sul fronte della scuola spunta un caso anche al Liceo Scientifico Redi: non è il primo nella scuola, ce n’era stato almeno un altro nella fase primaverile dell’epidemia.

merge dopo qualche giorno: in questo caso positivo un tecnico di laboratorio. Almeno in base alle prime indicazioni, ieri non è stato possibile mettersi in contatto con la preside, ci sarebbero altri due colleghi in quarantena, sempre all’interno del personale scolastico. Ma nessuno studente. E in ogni caso i tamponi sarebbero stati per ora tutti negativi, elemento che scaccia qualunque, del resto inutile, allarmismo.

Nei fatti per ora la scuola è stata solo lambita dall’epidemia: e comunque i casi che emergono non sono certo responsabilità interne al mondo dei banchi ma realtà con le quali imparare a convivere. Il quadro del contagio intanto anche ieri si ferma sotto le due cifre, che di questi tempi è un baluardo intorno al quale assestarsi.

I nuovi casi si registrano a Cortona, una settantenne che lo ha scoperto andando in ospedale per altri motivi, una quarantenne di Marciano,un sessantenne di Terranuova già in isolamento come contatto di un positivo, un trentenne di Civitella, anche lui contatto diretto, una trentenne di Monte San Savino. La stessa che nei giorni scorsi aveva annunciato la propria positività su Facebook per avvertire le clienti? Non ci sono conferme.

E due ragazze di Montevarchi: 18 e 20 anni, rientrate dalle Marche, destinazione diversa da quelle alle quali l’estate ci aveva abituato. Molti sono sintomatici, anche se con sintomi lievi, mentre per un giorno si stabilizza la situazione in ospedale: restiamo a dodici casi, nove a malattie infettive e tre, i più gravi, in rianimazione.

Non conosce sosta invece la crescita delle persone in isolamento: e i primi casi nelle scuole non fanno che incidere sul totale, portandosi dietro decine di ragazzi o insegnanti costretti a chiudersi in casa pur essendo al momento negativi. Sono abbondantemente oltre duemila nell’area vasta quelli che non possono mettere il naso fuori di casa, metà dovrebbero essere su questo versante della Asl. Tutti appesi al calendario, 14 giorni, e al doppio tampone negativo. E la storia si ripete.