Alluvione, c'è lo stato di emergenza nazionale: sprint a rimborsi e ricostruzione

Il governatore Enrico Rossi: "Subito al lavoro". Accelerano le operazioni di messa in sicurezza. La soddisfazione di Ceccarelli

Acqua alta al Bagnoro

Acqua alta al Bagnoro

Arezzo, 20 settembre 2019 - Finalmente una buona notizia. Il Consiglio dei Ministri ha riconosciuto ieri lo stato di emergenza nazionale per il meteo estremo che ha colpito il 27 lugliola province di Arezzo. Un nubifragio si era abbattuto sulla città e in alcune frazioni provocando l’esondazione di alcuni corsi d’acqua, danni ingenti a famiglie e imprese, e purtroppo anche una vittima, Carlo Pergentino Tanganelli, travolto dall’ondata di piena nei dintorni di Olmo.

Immediata la conta dei danni, oltre trenta milioni di euro. E già il 2 agosto, mentre Comune di Arzezo e Provincia si trovavano in piena mobilitazione, il presidente della Regione Enrico Rossi aveva scritto al dipartimento della protezione civile nazionale sottolineando i caratteri di eccezionalità dell’evento.

A distanza di meno di due mesi arriva adesso il via libera del governo al riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, provvedimento di grande importanza perché consente di accelerare le pratiche dei risarcimenti, di mettere im moto maggiori risorse, di rafforzare gli impegni della Regione e ovviamente del Comune.

«Mi fa piacere– ha commentato il governatore della Toscana – ringrazio il governo e ci metteremo subito al lavoro». Interviene anche l’assessore all’ambiente Federica Fratoni: «L’atto dei ministri si coniuga a quanto fatto con la delibera di giunta del 5 agosto nella quale avevamo individuato le aree colpite , attivato un finanziamento di oltre un milione per coprire parte dei costi degli interventi di emergenza degli enti locali, e un altro di 800 mila euro per finanziare gli interventi sugli argini. Il provvedimento ci permette adesso di affrontare con più serenità la ricostruzione dei territori».

Particolarmente soddisfatto Vincenzo Ceccarelli, aretino e assessore regionale alle infrastrutture: «Esprimo apprezzamento per quanto deciso a vantaggio del territorio e voglio sottolineare come la sinergia che, dopo l’evento, si è subito manifestata fra enti locali, portatori di interesse, cittadini, associazioni di categoria e Regione, abbia avuto come effetto questa risposta che ci permetterà di affrontare meglio la ricostruzione dei prossimi mesi».

Sono ancora tante le cose da fare, ma la macchina pare a regime. Numerosi sono stati anche i sopralluoghi effettuati dal Consorzio di bonifica, partiti a stretto giro di posta dopo lo straordinario impegno ndi istituzioni e cittadini nei giorni successivi all’alluvione. E’ stata una vera e propria gara di solidarietà per rimettersi in piedi al più presto, favorendo sia i privati che le imprese.