Allarme maltempo, trenta frane in corso: la mappa del pericolo

Nella strada di San Fabiano uno smottamento ha in parte ostruito la strada: ma le zone più colpite sono in Valtiberina e in Casentino. I danni della cementificazione

Danni del maltempo (Frascatore)

Danni del maltempo (Frascatore)

Arezzo, 20 marzo 2018 - Gli scrosci di pioggia sgretolano anche le strade. È questa la situazione della viabilità aretina dopo settimane di acqua, intervallate anche da alcuni giorni di neve. Sono una trentina, infatti, in questo momento le zone interessate da frane e smottamenti in tutto il territorio provinciale. Le zone più colpite, secondo un copione che si ripete puntuale, sono principalmente la Valtiberina, tra Sestino e Pieve Santo Stefano, e il Casentino, nei comuni di Poppi, Bibbiena e Pratovecchio-Stia.

Ma anche le zone montagnose tra Cortona e Castiglion Fiorentino in questi giorni stanno facendo i conti con un terreno che non regge più l’urto dell’acqua. Qualche episodio si è verificato anche nel territorio comunale aretino, ad esempio a San Fabiano, come da documentazione fotografica inviata dai nostri cittadini cronisti. Insomma, quasi un bollettino di guerra, dove al posto dei cannoni e delle granate ci sono il maltempo e le scarse risorse a disposizione degli enti locali per fare la necessaria manutenzione.

Senza contare che un ruolo di primo piano in questo campo di battaglia, ça va sans dire, lo gioca anche l’attività umana. Dal servizio di viabilità delle provincia fanno sapere comunque che: «La situazione è sotto controllo, tutti gli eventi che si sono verificati sono monitorati costantemente. Purtroppo, il terreno adesso non assorbe più nulla. È caduta troppa acqua in un tempo breve. Prima abbiamo avuto una nevicata, il terreno era già impegnato ad assorbire la neve che si stava sciogliendo. Oltre a questo, aggiungiamo che non c’è più la regimentazione delle acque, come avveniva un tempo e questo crea delle situazioni di difficoltà piuttosto importanti. Ad esempio, la frana di Sestino la conosciamo da almeno vent’anni».

L’acqua che viene giù senza sosta da giorni e giorni, inoltre, acuisce uno dei problemi più sentiti dagli automobilisti in questi ultimi tempi, quello delle buche. Sempre dalla Provincia spiegano che: «Non ci sono materiali in grado di assorbire una tale quantità d’acqua subito dopo la posa. Basta un po’ di traffico e il bitume va via. Per poter intervenire servirebbero alcuni giorni di bel tempo che consentissero un intervento corposo».

Tuttavia, le previsioni dicono che, almeno per questa settimana, il tempo non sarà clemente e il massimo che si potrà fare è monitorare il terreno affinché le frane non aumentino la loro incidenza causando ulteriori problemi o, peggio, incidenti. Per quanto riguarda le buche, non si potrà fare altro che scansarle, se possibile, o camminare a passo d’uomo. Quando tornerà il sereno, si potrà procedere a un restyling delle strade quanto mai necessario. Nel frattempo un pensiero affettuoso a semiassi, cerchi e ammortizzatori.