Al Maggio terzo week end con l’agricoltura

Settore da milioni di euro: domani imprenditori, associazioni di categoria e istituzioni si confronteranno nel corso della manifestazione castiglionese

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di Lucia Bigozzi

CASTIGLION FIORENTINO

Mille partite Iva agricole, cinquecento aziende di settore attive (un centinaio con dipendenti) e quasi cinque milioni di euro di reddito: sono i numeri che a Castiglion Fiorentino descrivono una tradizione - l’amore per la terra - e un pezzo del Pil locale. Sono i numeri sui quali si ragiona nel terzo weekend del Maggio Castiglionese dedicato all’agricoltura. Domani imprenditori, associazioni di categoria e istituzioni si confronteranno su come il settore può camminare in mezzo agli effetti della pandemia e della guerra; capitolo quest’ultimo che preoccupa non poco Coldiretti, uno dei pilastri di "Agreste" insieme al Comune e al Rione di Porta Romana, tutti impegnati nella valorizzazione della cultura identitaria legata alla produzione agricola. "Mille partite Iva agricole descrivono una realtà estremamente dinamica nel nostro territorio che va sostenuta coniugando tradizione e innovazione: il collegamento diretto alla diga di Montedoglio che porterà acqua per uso irriguo e l’adesione alla Comunità del cibo della Valdichiana sono due esempi di come tutti insieme portiamo avanti la valorizzazione di un settore fondamentale della nostra economia" spiega il vicesindaco Devis Milighetti mentre l’assessore alle attività produttive Francesca Sebastiani osserva: L’iniziativa vuole promuovere il comparto agricolo castiglionese e al tempo stesso rivitalizzare Porta Romana, rione storico che ha grandi potenzialità che vanno fortificate sotto tutti i profili, da quello identitario a quello della tradizione e dell’imprenditoria". L’essenza di "Agreste" sta nelle parole di Lidia Castellucci, presidente di Coldiretti Arezzo quando evoca "il legame tra campagna e paese che sarà ricreato in questo evento attraverso il quale portare e riportare l’agricoltura nelle piazze". E in piazza del Collegio per tutta la giornata di domani racconteranno il legame tra terra e territorio, gli imprenditori agricoli di Campagna Amica protagonisti di un mercato en plain air con le eccellenze locali. Il focus sul comparto e le sue prospettive, tra rincari delle materie prime e l’autonomia energetica, il problema degli ungulati che devastano i raccolti, metterà attorno a un tavolo gli esperti di Coldiretti, gli imprenditori e i rappresentanti istituzionali di Comune, Provincia e Regione nel convegno (alle 11) nella chiesa del Collegio.

"Siamo ben contenti di ospitare l’iniziativa con l’auspicio che si possa ripetere anche negli anni a venire posizionando così il quartiere di Porta Romana al centro di un progetto che unisce la campagna e la città" sottolinea Francesco Buccelletti, presidente di Porta Romana che sabato sera accoglierà una cena contadina a chilometri zero con i prodotti delle aziende di Campagna Amica. Un evento che per l’assessore Sebastiani rappresenta anche la "vitalità di un settore sempre più strategico perché di altissimo livello qualitativo. C’è un ritorno alla terra testimoniato dalle nuove iniziative, anche di piccole dimensioni, con giovani agricoltori che si mettono in gioco impegnandosi nella filiera corta".