Aggredisce il medico che lo aveva in cura

Episodio di violenza alla casa della salute di Camucia di Cortona. Medico finisce in ospedale con escoriazioni e una frattura

Casa della Salute di Camucia dove è avvenuta l'aggressione

Casa della Salute di Camucia dove è avvenuta l'aggressione

Cortona (Ar), 31 agosto 2019 - Un medico della Asl aretina è finito in ospedale con escoriazioni al volto, una lesione all’occhio e una frattura alla mano. La brutta mattinata di violenza di cui è stato protagonista un paziente pscihiatrico si è consumata alla casa della salute di Camucia. 

I fatti si sono verificati negli ambulatori del servizio territoriale di psichiatria dove un giovane, durante un colloquio medico, si sarebbe scagliato contro lo specialista che lo ha in cura procurandogli lesioni.

Una mattinata difficile finita con l’intervento sia del 118 che dei carabinieri di Cortona. Stando al racconto di alcuni testimoni, è stato grazie al tempestivo intervento sia dei genitori del paziente che degli infermieri del centro ad evitare che la situazione prendesse una piega ancora più grave.

Il giovane paziente è stato portato all’ospedale della Fratta e poi trasferito in una struttura specialistica più idonea nel Valdarno. Il medico è finito in ospedale per farsi medicare. La prognosi per le lesioni al volto sono state giudicate guaribili in 5 giorni, ma per la frattura alla mano ci vorrà, probabilmente più di un mese.

Per il paziente è invece partita d’ufficio una denuncia per aggressione.

Non è la prima volta che avvengono episodi come questo in provincia di Arezzo.

Un analogo incidente era avvenuto giusto un anno fa. Era luglio dello 2018 quando un paziente psichiatrico di 35 anni si era scagliato con violenza sul medico che lo aveva in cura spedendolo al pronto soccorso con 40 giorni di prognosi per trauma cranico e all’orecchio e ferite varie alle gambe. Il fatto era accaduto all’interno della casa della salute di Pieve Santo Stefano.

Sempre in Valtiberina a gennaio di quest’anno un dirigente medico e un tecnico della Asl erano stati aggrediti nel distretto sanitario di Sansepolcro. Il primo aveva rimediato 25 giorni di prognosi per varie contusioni, il secondo 35 giorni per tre costole rotte.

Il fatto accaduto a Camucia riporta sotto i riflettori la questione legata alla sicurezza dei lavoratori in sanità. Secondo un recente studio nazionale si stimano oltre tremila casi di aggressione a medici e infermieri ogni anno, solo 1.200 di questi sono quelli denunciati all'Inail.

Sotto la lente d’ingrandimento degli operatori sanitari ci sono spesso le condizioni non esattamente idilliache in cui sono chiamati ad operare oltre ad una reale mancanza di organico. Sulla vicenda di Camucia non interviene al momento la Asl Toscana Sud Est.