Affitti in nero, smascherato un vero business

I fianzieri erano alla ricerca della droga quando, nel centro storico, hanno scoperto una pratica diffusa. Scattano le sanzioni

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di Maria Rosa Di Termine

Cercavano in prima battuta la droga nel quadro di una nuova operazione di contrasto allo spaccio programmata nell’ovale storico di Montevarchi, da sempre una delle zone sensibili per lo smercio di sostanze. Ma stavolta, oltre agli stupefacenti, la Guardia di Finanza della Compagnia di San Giovanni Valdarno è riuscita anche a scoperchiare la pentola di una pratica diffusa e di palese illegalità: i posti letto concessi in affitto e saldati in nero. E non a caso il blitz è stato battezzato dalle Fiamme Gialle "Bed sharing" perché di fatto la "condivisione dei letti", frequente nel turismo low coast nella versione della "Home sharing", ovvero il mettere in comune una casa, si era trasformata in un vero e proprio business parallelo a quello consentito e correva su Whatsapp e Telegram. Social sempre attivi e utilizzati per far incontrare domanda e offerta di un mercato fiorente ma illegale.

Gli stranieri consultando le chat avevano a disposizione le occasioni in tempo reale, con tanto di tariffe giornaliere o settimanali, e gli importi naturalmente erano da saldare senza alcuna ricevuta o fattura. Un fenomeno che contribuiva inoltre ad acuire il degrado in quanto gli appartamenti, visitati in orario notturno dai militari durante i controlli dei giorni scorsi, si presentavano in condizioni pessime e ospitavano un numero di affittuari ben superiore rispetto a quello che avrebbe dovuto accogliere. L’attenzione dei finanzieri si è concentrata soprattutto su un palazzo di via Roma che spesso in passato era finito nel mirino di lamentele e segnalazioni degli abitanti nelle vicinanze per il sovraffollamento. Ebbene, gli inquirenti hanno appurato che i locali risultavano essere affittati a un pakistano e un indiano, ma dalle verifiche è emerso che soltanto uno di loro era in realtà residente, mentre i coinquilini che si trovavano a quell’ora in casa, 3 per ogni nucleo abitativo per un totale di una decina di persone, pagavano senza alcuna ricevuta una quota mensile per la sub-locazione al titolare del contratto. Che, altrettanto ovviamente, si era "dimenticato" di fornire le comunicazioni di legge agli organismi competenti, e in particolare al municipio e all’autorità di pubblica sicurezza.

Per questo sono scattate sanzioni amministrative che comprendono anche illeciti in materia di immigrazione e sono in corso ispezioni di natura fiscale per il mancato versamento dell’imposta di registro. I finanzieri sangiovannesi stanno verificando eventuali responsabilità dei proprietari degli immobili a cui spetta comunque il compito del controllo. Grazie all’attività degli uomini coordinati dal Capitano Ubaldo Collu è stato possibile quindi portare alla luce un malcostume diffuso e non solo, perché in contemporanea ai sopralluoghi i militari hanno passato al setaccio ancora una volta il cuore della città con il supporto e l’ausilio delle unità cinofile antidroga dei loro colleghi di Firenze, sequestrando circa 5 grammi di sostanza tra hashish e marijuana con la segnalazione alla Prefettura di Arezzo di tre ventenni per il possesso di una modica quantità di "fumo".

Come sottolineano dal comando provinciale, l’attività svolta dalle Fiamme Gialle valdarnesi rientra nel più vasto ambito della polizia economico-finanziaria che si prefigge un duplice obiettivo: da una parte a ripristinare la legalità nei territori di competenza e dall’altra contribuire a mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica.