Addio di Fosca? Il Comune ancora all’oscuro Chierici: "Aspettiamo segnali dalla trama"

In assenza di richieste sulla terza serie, anche Palazzo Cavallo guarda alla sceneggiatura. L’assessore: "Sempre pronti a ospitarla ancora"

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di Angela Baldi

Cade dalla nuvole il Comune sull’eventuale trasferimento in Maremma della fiction Fosca Innocenti. Sì perché se è ormai certo come anticipato in una recente intervista dai due protagonisti un terzo capitolo della serie, la produzione targata Banijay Studios potrebbe abbandonare nel 2023 Arezzo.

Un cambio di rotta dopo che per due anni la città è stata set a cielo aperto per il poliziesco con protagonisti Vanessa Incontrada e Francesco Arca. Ieri abbiamo raccontato di un interessamento della produzione per Castiglione della Pescaia: "Siamo stati contattati a ottobre – ha raccontato il sindaco del comune maremmano Elena Nappi – ci chiedevano la disponibilità per aprile di una casa in centro e della caserma della Guardia di Finanza".

Replica l’assessore comunale Simone Chierici (nella foto sotto): "Ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna telefonata dalla produzione di Fosca. Un anno fa si fecero vivi durante la messa in onda della serie per assicurarsi il set 2022". Le ultime riprese in collaborazione con Toscana Film Commission, Fondazione Arezzo Intour e Comune, sono state realizzate tra maggio e luglio dell’anno scorso, ma a Palazzo Cavallo per ora non è arrivata nessuna nuova chiamata dalla produzione. "Se la produzione ci contattasse saremmo ben felici di ospitarli e mettere a disposizione la città come fatto finora. L’ipotesi di un trasloco a Castiglione della Pescaia? Cercheremo di capire nella quarta puntata che piega prenderà la narrazione". Ieri è stata trasmessa la puntata dedicata alla Giostra.

Ed è proprio la questione Saracino che potrebbe aver spinto la serie verso altri lidi. Il commissariato si trova in piazza Grande e le riprese per due anni si sono svolte tra giugno e luglio: ma se nel 2021 causa Covid Giostra e tribune non furono d’intralcio al set, lo scorso anno la produzione si è trovata a fare i conti col Saracino. "Due anni fa causa pandemia non ci fu il problema delle tribune in piazza Grande durante le riprese – dice Chierici –anno scorso sì. C’era l’esigenza di girare tra giugno e luglio per riuscire a filmare la fioritura del girasoli in Valdichiana, non si potevano anticipare, cosa diversa se in Maremma optassero per aprile per non avere l’intralcio degli afflussi estivi".

Così per evitare un dietrofront dell’ultimo minuto la questione Giostra che pur palazzo Cavallo si era posta, non è stata sollevata. "La produzione ha scoperto della Giostra una volta qui – ammette Chierici - abbiamo suggerito di far slittare solo le riprese di piazza a dopo la notturna e di approfittare del Saracino inglobandolo nella sceneggiatura. E per fortuna così è stato". Aspettiamo di vedere che piega prenderà il racconto per capire se davvero c ’è il pericolo di un trasloco".