A Cortona la prima scuola intitolata a Gino Bartali

Cerimonia a Terontola dove il campione è ricordato per le sue imprese sociali. "Gino Bartali incarna un vero eroe italiano che dallo sport, a cui noi italiani siamo sempre legati, arriva all’impegno civile e alla difesa dei valori cristiani della vita", commenta il sindaco Basanieri

Intitolazione scuola Gino Bartali a Terontola di Cortona

Intitolazione scuola Gino Bartali a Terontola di Cortona

5 marzo, Cortona (Ar) - La prima scuola in Italia intitolata a Gino Bartali è a Terontola di Cortona. Ieri mattina si è tenuta la cerimonia di intitolazione al grande campione dell’Istituto Comprensivo Cortona 2. Evento che arriva al culmine di una 5 giorni dedicata proprio alla figura del ciclista fiorentino che è stato più volte ricordato come campione sportivo e di vita.

Da mercoledì 1 marzo si sono susseguite una serie di iniziative che hanno coinvolto centinaia di studenti delle scuole cortonesi e della vicina Umbria che hanno potuto conoscere più da vicino la storia e le avventure che hanno contraddistinto la vita di Bartali. Durante la seconda guerra mondiale, era in servizio come aviere all'aeroporto di Castiglion del Lago e, vista la sua carriera sportiva, aveva il permesso di allenarsi in bicicletta. Con questa scusa si recava spesso a Firenze dall'Arcivesco che gli affidava documenti per salvare ebrei nascosti nel convento di San Francesco in Assisi. Come raccontano le cronache “Ginettaccio”, come simpaticamente era stato soprannominato, nascondeva questi documenti nella canna della bicicletta e ritornando a Castiglion del Lago entrava alla stazione di Terontola facendo finta di allungare il suo allenamento e con la scusa di prendere un po' di acqua per dissetarsi. In realtà arrivava in stazione   mentre stava per partire il treno per Assisi e consegnava ad un suo complice, anche lui militante dell'azione cattolica, i documenti dell'arcivescovo per farli arrivare ai frati di Assisi con cui riuscivano a salvare famiglie di ebrei in fuga dai nazifascisti.

Un capitolo della sua vita che gli è valso anche l’appellativo di "postino per la pace" e che in molti hanno raccontato con ammirazione.

Terontola già nel 2008 aveva deciso di dedicare a Bartali una stele apposta proprio all’ingresso della stazione. Un’iniziativa fortemente voluta dal cortonese Ivo Faltoni amico del compianto Bartali e custode di molti racconti diretti di quei momenti legati alla seconda guerra mondiale.

“Oggi, con l’intitolazione della scuola si realizza un altro sogno – ha commentato Faltoni – e ringrazio con tutto il cuore la dottoressa Antonietta Damiano, dirigente scolastica del circolo, che ha deciso di portare avanti questa iniziativa”.

“Gino Bartali incarna un vero eroe italiano che dallo sport, a cui noi italiani siamo sempre legati, arriva all’impegno civile e alla difesa dei valori cristiani della vita", commenta il sindaco Francesca Basanieri. "In vita Gino Bartali ha vinto nella carriera agonistica 125 gare, tra cui campionati italiani, Giro d’Italia, Tour de France, Milano Sanremo….insomma tutto quello che si poteva vincere in quegli anni. E già per questo è stato esaltato e idolatrato in vita. Poi a pochi anni dalla sua morte, anche grazie alle informazioni di Ivo Faltoni ed al lavoro di Paolo Alberati il mondo ha saputo la vera storia dell’impegno civile di Gino Bartali. Oggi Bartali è Giusto tra le nazioni, la sua vita è diventata film non solo le sue imprese sportive. Oggi ammiriamo anche l’altro Bartali, non quello agonistico ma quello umanitario, non quello brontolone ma quello silenzioso, non quello fuoriclasse ma quello fuorilegge. Il senso di intitolare una scuola a Gino Bartali è qualcosa di speciale. Sentirsi parte di una storia universale creata da un uomo straordinario per la sua semplicità".

"Abbiamo voluto offrire ai ragazzi la testimonianza diretta dell’esempio di un campione che in vita non ha voluto dare a nessuno la possibilità di speculare sulla sua storia umana, per cui l’impegno che la scuola si assume è quello di mantenere in vita la memoria, puntando su valori che guardano allo sport come il vettore essenziale per la piena espressione di sé", ha aggiunto la dirigente del comprensivo Cortona 2 Antonietta Damiano.

La cerimonia è stata allietata anche dalla musica della band dell’istituto, della Young Band di Chiusi e dallo spettacolo degli sbandieratori. Alla mattinata ha partecipato anche un nipote di Gino Bartali.