Arezzo, 7 gennaio 2014 -  Un intervento all'apparenza di quasi ordinaria amministrazione, ma dal quale Alda Riccioni non si svegliò più. Oggi i due medici sono stati rinviati a giudizio. La tragedia accadeva 2 anni fa, la mattina dell'Epifania, quando la 77enne, con un passato da imprenditrice della moda nel Valdarnese, entrò in sala operatoria del San Donato per rimuovere un ascesso alla fronte, che le causava dei fastidi al nervo ottico. Ma non ne uscì più.

In sala operatoria entrarono due medici, il dottor Giacomo Ferri, rersponsabile del reparto otorinolaringoiatria della Gruccia e il primario del San Donato Pierguido Ciabatti. Nel corso dell'intervento, per un errore dei chirurghi, alla donna le viene sfondato il seno epimoidale e lesa la parete dell'arteria celebrale anteriore che causerà un'emorragia che dopo qualche giorno si rivelerà mortale.

La signora Riccioni infatti venne trasferita d'urgenza a Le Scotte di Siena, dove morì il 13 gennaio. Le carte cliniche furono acquisite dalla magistratura e i due medici indagati con l'accusa di omicidio colposo. La perizia stabilì l'esistenza della colpa medica, ma l'impossibilità di stabilire a chi attribuirla. Per questo il Pm Julia Maggiore chiese l'archiviazione per entrambi.

Ma il Gip Ponticelli, il 4 aprile 2013, respinse la decisione del Pm e ordinò l'imputazione coatta per i due medici. Le carte tornarono quindi in procura e stamani il caso è stato riproposto davanti un altro Gip, Giampiero Borraccia, che dopo una lunga camera di consiglio ha rinviato a giudizio i due medici per omicidio colposo. Il processo è stato fissato peril 12 ottobre.    

Ga.P.