Arezzo, 26 giugno 2013 - E' stata trasferita in fretta e furia dal Viminale dopo che su di lei la procura generale di Firenze aveva avviato un'indagine disciplinare per l'inchiesta condotta a carico dell'ex questore Felice Addonizio, andato in pensione alla fine di maggio. Isadora Brozzi, già dirigente della Mobile, ha lasciato il suo incarico da qualche giorno ed ha preso servizio a Bologna, dove attenderà l'esito del procedimento a suo carico.

In gergo tecnico si chiama atto di incolpazione ed è il risultato del ritardo con cui le indagini su Addonizio furono comunicate alla procura della repubblica. Il codice di procedura penale dispone che le notizie di reato vengano comunicate "senza indugio" all'autorità giudiziaria. In realtà i Pm vennero informati solo in gennaio di un fascicolo avviato in novembre. Non è un reato ma può configurare un illecito disciplinare, che tuttavia dovrà essere accertato nelle prossime settimane o nei prossimi mesi.

Come La Nazione ha già rivelato in anteprima, l'inchiesta a carico di Addonizio si è poi conclusa con un pieno proscioglimento: i Pm Roberto Rossi (procuratore reggente) e Julia Maggiore hanno chiesto al Gip l'archiviazione del reato di peculato d'uso con con cui il questore allora in carico era stato indagato.

In realtà, è risultato che Addonizio non ha usato l'auto di servizio per recarsi in vacanza lo scorso agosto a Vasto Marina, che non è andato in zona Olimpico a Roma per vedere partite ma per incontrare dirigenti del ministero e che un altro viaggio in Valdichiana, che si concluse con la vettura in panne e rimorchiata dal carro attrezzi della Polstrada, era motivato da un appuntamento con il collega di Siena, sempre per motivi di servizio.