Arezzo, 16 settembre 2011 - Benedetto fu l’inverter e chi lo brevettò, facendo la fortuna di Power One, azienda valdarnese leader mondiale del suo settore, delle circa 2 mila persone che ci lavorano o che vivono dell’indotto, nonchè, adesso di altri duecento ricercatori che andranno ad aggiungersi ai cento attuali nel centro di alta tecnologia della società. Sempre a Terranuova, a fianco dello stabilimento, che è una specie di gigante in perenne crisi di crescita. Col Comune che periodicamente autorizza ulteriori ampliamenti.

Avete letto bene:
duecento ricercatori che saranno assunti nell’arco di tre anni, se i programmi della Power One non subiranno modifiche. Roba da lustrarsi gli occhi di questi tempi, con le imprese che di solito si preoccupano di limarlo il personale, altro che di aumentarlo. Perdipiù duecento posti ad alto tasso di qualificazione, riservati a laureati in materie scientifiche, essenzialmente ingegneri, ma più o meno tutti i titoli di studio che abbiano a che fare con la tecnologia vanno bene. Ormai siamo, come si dice da queste parti, alle porte con i sassi. Nel senso che il varo del progetto, con le prime assunzioni, è imminente. L’inaugurazione del centro di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo delle energie rinnovabili è fissato per il pomeriggio di venerdì 30 settembre (ore 15), preceduto da un convegno di due giorni (giovedì e venerdì) sulla «sfida energetica del futuro, ricerca, sviluppo, occupazione».

Alla cerimonia parteciperanno il direttore dello stabilimento Giuseppe Ricci, il gran capo di Power One (la multinazionale americana di cui Terranuova è la filiale europea) Richard J. Thompson, la vicepresidente della Regione Toscana, Stella Targetti, e il deputato del Pd Ermete Realacci. Invitato pure il ministro dello sviluppo economico Paolo Romani, ma non c’è ancora conferma sulla sua presenza. Parterre di lusso anche per il convegno, con consiglieri regionali, amministratori locali, dirigenti d’azienda e studiosi.

Verrebbe voglia di scherzare su quanta energia umana è in grado di scatenare un inverter. Già, ma cos’è questo strumento tecnologico che ha fatto la fortuna di Power One, trasformandola dall’azienda in crisi di quando si chiamava Magnetek al colosso di adesso, di gran lunga l’impresa che dà più occupazione in provincia di Arezzo?
Sostanzialmente, come spiega Luciano Raviola, direttore operation di Power One, è la parte «intelligente» di un pannello fotovoltaico, il convertitore che trasforma in energia alternata, e quindi utilizzabile in rete, l’energia continua che viene dal sole e altre fonti naturali. Parrebbe quasi niente, ma col settore delle energie rinnovabili in impetuosa crescita, basta a far volare gli affari dell’azienda di Terranuova, che infatti oscilla fra gli 800 e i 1200 dipendenti diretti, a seconda di quanto tira il mercato. Più 450 posti nell’indotto e il centro di ricerca: 130 persone ad alta specializzazione adesso, oltre 300 a regime, entro tre anni.

Di cosa si occupano e di cosa dovrebbero occuparsi nelle intenzioni di Power One che li paga perchè sfornino innovazione? In sostanza, si tratta di rendere la tecnologia dell’inverter utilizzabile fino in fondo anche per altre forme di energia rinnovabile, ad esempio quella eolica. Senza dimenticare un’altra questione che è ancora parzialmente irrisolta, quella dell’accumulo di energia. In sostanza, oggi come oggi, il pannello fotovoltaico o la pala del mulino eolico producono energia che solo in parte si riesce a conservare. La vera sfida del futuro è immagazzinarla, per renderla fruibile al momento più opportuno. Il come è il tema che Power One affida a questo team di cervelloni. Dalle soluzioni che loro riusciranno a individuare dipende il futuro di un’azienda che vive di innovazione e che dunque è altamente dinamica. Nel senso che si rinnova o è perduta.

L’inverter di adesso è un’assicurazione sul futuro immediato, ma per il domani più lontano serve anche altro. L’obiettivo è inventarlo in un centro d’eccellenza alla periferia di Terranuova. Dove sole e vento non sono solo elementi naturali governati dalle leggi eterne del cosmo.