Arezzo, 27 agosto 2011 - Presentata la lancia d’oro in premio domenica 4 settembre. È dedicata a Spinello Aretino, in occasione del sesto centenario della morte.  “Bellissima – ha detto il Sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani - un omaggio ad un artista aretino del passato e la testimonianza del saper fare degli artisti attuali, nostri concittadini, che hanno ideato e realizzato il trofeo. A loro e a Confartigianato che ha adottato la lancia va il grazie dei quartieri e della città”.

Il trofeo come di consueto è stato realizzato dall’intagliatore aretino Francesco Conti, con la supervisione di Luca Berti, consulente storico dell’Istituzione Giostra. Il bozzetto è opera dell’architetto Marco Azzoni, vincitore del relativo concorso di idee. Azzoni ha sviluppato l’idea riuscendo a dare una rappresentazione didattica e sintetica di Spinello Aretino. “L’impugnatura – ha spiegato l’artista - si sviluppa in un unico corpo che assume la forma di una lanterna costituita da quattro facce sorretta da un capitello vegetale di foglie di acanto. Una faccia riporta il profilo della figura di Spinello Aretino, mentre nelle restanti sono stati inseriti gli araldi delle città più significative per la vita dell’artista, ovvero la città natia Capolona e a seguire Arezzo, Lucca, Firenze, Siena nelle quali si è svolta principalmente la formazione e l'esperienza di pittore”.

“La lanterna – ha proseguito Azzoni - è stata pensata come richiamo stilistico dell'arte trecentesca composta da lesene, archi trilobati, timpani e pinnacoli elementi tipici della tradizione delle pale, di cui questi elementi vanno a costituire la cornice”. Infine Giorgio Guerrini presidente nazionale di Confartigianato ha concluso che “l’associazione di categoria per la seconda volta ha voluto aderire al progetto dell’Istituzione Giostra. Adottare la lancia dell’edizione della Madonna del Conforto, per Confartigianato rappresenta un appuntamento importante a testimonianza del valore dell’artigianato. Quando si unisce il sapere con il saper fare il risultato è ottimo e questo splendido trofeo ne è la testimonianza”.

La ‘lancia d’oro’ della Giostra della Madonna del Conforto anno 2011 (122a edizione dell’età contemporanea) è dedicata al pittore aretino Spinello di Luca Spinelli, detto appunto Spinello Aretino, in occasione del sesto centenario della morte. Ma chi era Spinello?

Uscito da una cospicua famiglia di orafi e pittori, Spinello Aretino ebbe per maestro Jacopo del Casentino e, per suo tramite, Taddeo Gaddi e quindi Giotto. Accanto al suo maestro lavorò a Firenze, nella chiese del Carmine e di S. Maria Novella, mentre fra il 1360 e il 1380 fu attivo soprattutto in Arezzo, dove affrescò diversi cicli pittorici, quasi tutti perduti. La difficile situazione politica lo indusse a lasciare Arezzo per Lucca intorno al 1380. In città rientrò nel 1386, ma lo troveremo anche a Firenze, a Roma, a Pisa, a Cortona e a Siena. In generale, può dirsi che innestò sulla tradizione giottesca una facile e copiosa vena narrativa.

Opere di Spinello Aretino sono oggi conservate anche a Parma, in Inghilterra e in Messico. Ne continuò l’attività il figlio Parri, un importante affresco del quale si trova nella sala del consiglio comunale di Arezzo. Una inveterata tradizione indica l’anno di morte di Spinello nel 1411, ma in realtà – come risulta dai documenti conservati nell’archivio della Fraternita dei Laici e come ha messo in evidenza Silvano Pieri nel 1989 – “(…) Spinello depentore [fu] sepellito in Morello a dì 14 di marzo [1410]”.