Arezzo, 12 maggio 2011 -  Clamoroso annuncio degli eredi Festari: vogliamo organizzare una mostra delle carte dell'Archivio in occasione di questo anno in cui si celebra il quinto centenario della nascita del grande artista. La notizia arriva nel corso di una manifestazione elettorale organizzata dal partito socialista («Vogliamo promuovere il turismo aretino», annuncia l'assessore uscente Alessandro Giustini) cui a sorpresa partecipano due dei fratelli, Tommaso e Francesco, accompagnati dall'avvocato di famiglia, Guido Cosulich. Il quale annuncia subito una vittoria giudiziaria degli eredi nei confronti della sovrintendenza archivistica della Toscana, che aveva promosso un ricorso possessorio in cui reclamava appunto il controllo del bene. Ma il giudice Simone Salcerini, spiega Cosulich, ha ribadito che la proprietà resta per intero dei Festari.

Bene, dice l'avvocato a nome degli eredi, ci attendevamo che qualcuno ci chiedesse l'autorizzazione a che le carte venissero messe in mostra nel corso dell'anno vasariano, ma finora non ci è arrivata alcuna richiesta. E allora ci pensiamo noi. L'idea è quella di una esposizione che avvenga in una sede neutrale («Non casa Vasari, troppo legata alle beghe giudiziarie, che potrebbe essere il Palazzo delle Logge progettato da Vasari in piazza Grande o comunque un'altra sede scelta dal Comune, cui la famiglia chiede il patrocinio. Quanto all'organizzazione vera e propria, invece, i Festari si propongono per fare tutto da soli: abbiamo una società che potrebbe aiutarci nell'allestimento, l'incasso dei biglietti dovrebbe ovviamente restare agli eredi, che si assumerebbero anche le spese.

Quanto alle opere in mostra, Cosulich e i fratelli Festari parlano di tutti i pezzi di principale richiamo dell'archivio che è una sterminata miniera di capolavori rinascimentali: il famoso sonetto, dunque, composto da Michelangelo per l'amico Giorgio, la corrispondenza fra Vasari e Buonarroti, l'epistolario con Papi e Granduchi del '500. «Una grande occasione per il turismo aretino», dice Giustini, Ma la sovrintendenza cosa ne pensa? E cosa ha intenzione di fare il sindaco Fanfani? Ammesso ovviamente che sia lui a gestire la vicenda, visto che domenica si vota.