Bucine (Arezzo), 30 luglio 2010 - Tornata a casa dal centro estetico dove lavora, ieri sera intorno alle 21, Jessica Carboni è stata accolta da uno spettacolo ai limiti del sopportabile: nella camera dei suoi genitori, due corpi giacevano per terra: il padre riverso in un lago di sangue, la madre sul pavimento priva di sensi.

 

La realtà che sottende questa tragica scena è però ancor più cruda di uno scenario di per sè spettrale: è stata la moglie PierLaura, 55 anni, che ha ucciso il marito, Giuseppe, carrozziere di 65 anni, morto a causa delle ferite da arma da taglio, forse di un punteruolo, infertegli dalla donna.

 

La tragedia familiare è avvenuta a Bucine, vicino ad Arezzo, in via Nino Bixio. Il marito era, insieme alla moglie, titolare  di una carrozzeria di Levane. Mentre il corpo dell'uomo giaceva, straziato, in una pozza di sangue, quello della moglie era riverso per terra dopo che, in seguito al delitto, la donna aveva ingerito una grande quantità di barbiturici. Secondo una prima ricostruzione, infatti, la donna avrebbe infierito sul marito e poi avrebbe tentato di suicidarsi. 

 

Uscita in strada Jessica, la figlia dei coniugi che abita al piano di sopra e ha due figli, ha chiesto aiuto. Insieme ai carabinieri sul posto è arrivato anche il medico del 118, che ha deciso l'immediato trasferimento all'ospedale di Montevarchi della donna, il cui cuore batteva ancora. Pierlaura Onis è adesso fuori pericolo. 

 

Sulla vicenda indagano i carabinieri, che cercano di capire cosa abbia scatenato il raptus di follia. La prima ipotesi è quella della gelosia. La donna, però, era in cura per la depressione. La coppia era nonna di due nipotini. I coniugi Carboni erano da poco rientrati da una vacanza assieme, e nulla lasciava presagire questo epilogo drammatico.

 

Le prime razioni di ieri sera sono state di sconcerto. Tutto il paese, com'è inevitabile, ha cominciato a vociferare sui motivi che hanno portato a questo massacro: la coppia era ben conosciuta, soprattutto per la carrozzeria di Carboni. Secondo alcuni vicini, la scintilla sarebbero state le vacanze: lui, raccontano in molti, voleva portare i nipotini in montagna, col camper, mentre lei non sarebbe partita, non si sa se contro la propria volontà.