Arezzo, 16 luglio 2010 - L’Arezzo ripartirà dalla serie D con un gruppo guidato da Franco Galantini. Quando sembrava che il titolo sportivo passasse nelle mani di una cordata con Barghigiani, Ferrante e un altro imprenditore tirrenico e di cui si era fatto tramite Paolo Bertini, ecco che invece la scelta è caduta su un aretino come Galantini, 75 anni, tecnico per tanti anni di squadre dilettantistiche, presidente dell’associazione allenatori della provincia di Arezzo, osservatore dell’Udinese. Un ruolo immportante lo rivestirà Vittorio Fioretti, già direttore sportivo amaranto in serie B e C1. Fioretti, rintracciato telefonicamente ha detto: "L’Arezzo mi è rimasto nel cuore, mi dispiace profondamente che sia sparito dal professionismo e quando Galantini mi ha chiamato ho accettato di dargli una mano. Non è facile ripartire, però ci metteremo il massimo impegno. In ogni caso nei prossimi giorni verrò in città per vedere dal vivo com’è la situazione".

 

Chiaro che dietro Galantini ci sono dei personaggi che garantiscono la costituzione di una società. Tra questi, pur in un clima di massimo riserbo in conferenza stampa e non, sono spuntati alcuni nomi, tra cui, uno dei fratelli Ilio ed Eugenio Mazzi, proprietari di un noto distributore di benzina, un altro Mazzi (Marcello), quello della Surgela e Sandro Fini della Fintes. E Marco Massetti, il primo che aveva fatto la proposta di acquistare il titolo sportivo? Al momento è ufficialmente fuori, ma potrebbe anche prendere in considerazione una seria proposta di collaborazione (c’è già stato un contatto): "In ogni caso, sono contento che l’Arezzo riparta e con aretini. Auguro a Galantini e ai collaboratori le massime fortune. Se dovessero chiamarmi? Vedremo". E poi c’è stato addirittura un contatto tra Piero Mancini e Fioretti. Qualcosa di particolare e clamoroso dietro? Per ora ci limitiamo a dire che i due sono in buoni rapporti. Verrà fatta la domanda d’iscrizione dopo la costituzione della nuova società, che si chiamerà US Arezzo Asd. Franco Galantini presidente, coadiuvato dai figli Simonetta e Francesco, poi nei prossimi giorni verranno versati i soldi per l’iscrizione alla serie D. Poi Galantini ha sostenuto che più avanti potrebbe esserci un nuovo presidente.

 

L’offerta del gruppo che poi ha acquisito l’Arezzo è stata scritta, con 350 mila euro garantiti (pare dallo stesso Galantini e Fioretti, più la possibilità di arrivare circa a un milione compresa l’iscrizione, con quote da ripartire fra imprenditori aretini. Più o meno la stessa offerta del gruppo di pisano-livornesi, introdotti da Paolo Bertini, l’ex arbitro internazionale che sostiene: "Era una proposta concreta da persone serie, ma adesso è comunque importante essere ripartiti e faccio un sincero in bocca al lupo a Galantini". Bertini si era presentato in Comune la prima volta venerdì, poi lunedì è arrivato con Barghigiani e Ferrante e quando sembrava quasi tutto fatto, Simonetta, la figlia di Franco Galantini, che conosce l’assessore Lucia De Robertis, ha avviato un contatto e tra martedì e mercoledì, quasi in sordina, non sperando nemmeno che l’affare andasse in porto. Ecco allora spuntare Galantini, che ieri si è aggiudicato il ballottaggio con i tirrenici. Nessuna fideiussione da parte dei due gruppi, però il fatto che dietro l’ex responsabile del settore giovanile amaranto ci fossero imprenditori della nostra città è stato importante nella scelta. In Comune fanno capire che l’acquisto, da parte della cordata tirrenica, della Fermana e le trattative per il Perugia, portate avanti in contemporanea, non hanno impressionato favorevolmente: c’era il timore di un gruppo solo di passaggio.

 

All’affollata conferenza stampa anche un comitato di saggi, composto da Francesco Graziani,, Stefano Butti, il leader del Coni provinciale Giorgio Cerbai, il presidente del comitato Figc aretino Gianfranco Petrucci, il consigliere del comitato regionale Mario Tralci e il rappresentante del comitato dei tifosi, Cucciniello.
“Questa soluzione positiva è arrivata dopo attenta riflessione e giorni difficili – ha detto il sindaco Fanfani, coadiuvato dal vice Marconi e dall’assessore Lucia De Robertis - Gli ultimi giorni cominciavamo ad avere dubbi e il timore di non ripartire, poi il Comitato di saggi si è orientato verso la proposta formulata da Galantini e Fioretti ed è stata così scelta una cordata aretina che si confronterà meglio con la città e i tifosi. Il nostro auspicio è che questo gruppo possa avere ulteriori appoggi, a cominciare da quello dei sostenitori con l’azionariato popolare. Grazie anche a Massetti, a Bertini per il suo interessamento”.

 

La De Robertis: "Importante l’attenzione al settore giovanile e l’impegno per una scuola calcio". E a proposito di giovani, nel prossimo campionato di serie D ce ne vorranno quattro sempre in campo, uno nato nel ’90, due nel ’91, uno nel ’92. Se uno o più usciranno, dovranno essere rilevati da altri della stessa età. Galantini è stato chiaro: "Partiamo molto in ritardo, per la prossima stagione sarà dura, ci vorrà tanta pazienza e siamo pronti ad accettare le critiche. La stagione dopo non avremo più scuse".