180 km di interventi nelle aste di fiumi e torrenti da parte del Consorzio di Bonifica

Tanti i cantieri già chiusi, ancora aperti o in fase di attivazione per preparare il reticolo a sopportare con maggiore efficienza le piogge autunnali.

Consorzio al lavoro

Consorzio al lavoro

Arezzo, 02 settembre 2022 - Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno continua gli interventi, partiti nel luglio scorso, per la messa in sicurezza idraulica del territorio. Lavori che hanno interessato 180 km di aste fluviali. Tanti i cantieri già chiusi, ancora aperti o in fase di attivazione per preparare il reticolo a sopportare con maggiore efficienza le piogge autunnali. A Montevarchi in buono stato il Borro del Giglio, il Borro di Spedaluzzo e il Torrente Dogana sia nel centro abitato sia nei primi tratti collinari. In corso e in fase di avvio invece le lavorazioni sul Borro del Quercio e sul Torrente Trigesimo di Caposelvi. Dopo aver migliorato la funzionalità idraulica del Borro della Madonna, a San Giovanni Valdarno, il Consorzio di Bonifica è impegnato nella “cura” del Borro di San Cipriano e Borro Lanzi, dove è prevista anche la rimozione delle alberature cadute. Il borro della Cervia è il primo intervento completato a Cavriglia: adesso i lavori stanno avanzando in progress sugli altri corsi d’acqua. Il Torrente Agna ha ritrovato la sua efficienza nell’abitato di San Giustino Valdarno, nel comune di Loro Ciuffenna e in alcuni tratti nel comune di Terranuova Bracciolini: nei due comuni inoltre il restyling interessa il torrente Ciuffenna. Terapia in programma anche per il borro della Penna. E’ in dirittura d’arrivo poi la manutenzione del Fiume Arno, che, quest’anno, è partita a valle dell’Acquaborra per abbracciare tutto il Valdarno fino ad Incisa.

E con l’avvio di settembre, sono pronti a decollare tanti nuovi cantieri. In Valdambra, prenderà il via il contenimento della vegetazione lungo il torrente che dà il nome alla valle: Lavori anche nei centri abitati della frazione omonima, a Levane e nel comune di Bucine. L’intervento interessa anche tratti periferici e alcuni affluenti ad Ambra, Capannole e Pieve a Presciano. Sarà poi la volta della cassa d’espansione ad Ambra, dove lo sfalcio di erba ed arbusti consentirà di verificare l’integrità delle arginature e degli organi di manovra. “L’operazione interessa tutti i tratti individuati dal Consorzio di Bonifica nel piano delle attività di bonifica, approvato dalla Regione Toscana: un programma studiato dall’ente per mitigare il rischio idraulico, costruito dallo staff tecnico consortile, che vigila sullo stato di salute dei corsi d’acqua e delle opere, tenendo conto delle indicazioni degli amministratori locali e delle segnalazioni dei cittadini: la voce del territorio è fondamentale per combattere alluvioni e allagamenti, soprattutto di fronte al ripetersi di eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti e minacciosi. In Valdarno, complessivamente, trasformeremo in lavori quasi 1.900.000 di euro a cui si aggiungono 190 mila euro da destinare a interventi puntuali, che potrebbero rendersi necessari a seguito di particolari eventi”, commenta la Presidente Serena Stefani. “Applichiamo una strategia ormai consolidata che si basa sull’esperienza e sulle indicazioni fornite dalla Regione Toscana con cui collaboriamo attivamente – spiega l’ingegner Serena Ciofini, caposettore difesa idrogeologica dell’ente – per la cura del reticolo di gestione. L’operazione si concentra soprattutto nei centri abitati e nelle aree interessate da attività umane e infrastrutture ma, per ottimizzare la funzionalità idraulica, si estende anche ai tratti periferici. Gli interventi vengono eseguiti nei tempi e nei modi più indicati con lo scopo di migliorare l’efficienza delle aste fluviali, ma con grande attenzione alla tutela degli ecosistemi che ne arricchiscono l’habitat”.