Viaggio in Italia, secondo appuntamento di maggio

Venerdì 24 maggio sarà protagonista il giovane regista Phaim Bhuyain con “Bangla” la sua opera prima

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Arezzo, 19 maggio 2019 - "Viaggio in Italia” a maggio raddoppia: sono infatti due gli appuntamenti che la rassegna dedicata al cinema italiano propone per il mese appena iniziato. Promosso dalla Fondazione Arezzo Intour, sezione Arezzo Cinema, in collaborazione con Cinema Eden Arezzo, Officine della Cultura e Associazione Doppio Sogno, il calendario nasce per valorizzare e supportare le produzioni cinematografiche che scelgono la città come tappa dei loro percorsi artistici e creativi e per offrire momenti di incontro con autori, registi e attori del cinema italiano.

 

Curatore di Viaggio in Italia è Marco Compiani, critico cinematografico (Spietati, Point Blank, Nocturno) e presidente dell’Associazione Doppio Sogno.

 

Dopo il film “Il corpo della sposa”, primo lungometraggio della regista Michela Occhipinti, venerdì 24 maggio alle ore 20.30 sempre al Cinema Eden sarà la volta di “Bangla” del giovane regista Phaim Bhuyain, che ha scritto, diretto e interpretato la sua opera prima e che sarà ospite della serata.

Phaim è un giovane musulmano di origini bengalesi nato in Italia 22 anni fa. Vive con la sua famiglia a Torpignattara, quartiere multietnico di Roma, lavora come steward in un museo e suona in un gruppo. E' proprio in occasione di un concerto che incontra Asia, suo esatto opposto: istinto puro, nessuna regola. Tra i due l'attrazione scatta immediata e Phaim dovrà capire come conciliare il suo amore per la ragazza con la più inviolabile delle regole dell'Islam: la castità prima del matrimonio.

 

“L'idea del film – dichiara Phaim Bhuyain - nasce da una mia esperienza personale. Cosa vuol dire per un giovane di vent'anni, italiano di seconda generazione e musulmano, vivere in un mondo spesso così lontano dai precetti dell'Islam, soprattutto per quanto riguarda la sfera relazionale e sessuale? Cosa accade quando il desiderio bussa alla sua porta? Partendo da queste domande ho sviluppato la sceneggiatura, basata essenzialmente sulla mia vita, cercando di raccontarla nei suoi aspetti quotidiani con sguardo comico, affettuoso ma anche pungente”

 

La vicenda biografica diventa così occasione per restituire la complessità del microcosmo in cui è ambientata la storia, il quartiere multietnico di Torpignattara a Roma: palazzi scrostati e murales, facce di mille colori, frutterie aperte ventiquattro ore su ventiquattro e moderni beershop. Moschee e Chiese. Giovani e vecchi. Tanti mondi a confronto.

 

E il “Viaggio in Italia” continua.