L’attività della Società storica aretina riprende, dopo il lungo lockdown

Martedì 29 settembre con la presentazione del numero 43 di “Notizie di Storia”

società storica

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Arezzo, 25 settembre 2020 - L’attività della Società storica aretina riprende, dopo il lungo lockdown per il corona-virus, martedì 29 settembre con la presentazione del numero 43 di “Notizie di Storia”, periodico semestrale dell’associazione uscito nel mese di giugno. L’evento, organizzato con il patrocinio del Comune di Arezzo, è in programma alle ore 17,30 all’Auditorium Ducci di via Cesalpino. All’incontro saranno presenti il direttore della rivista Luca Berti e gli autori di contributi, recensioni, lettere e quant’altro pubblicato in questo numero del giornale, che illustreranno sinteticamente il contenuto dei rispettivi scritti. In copertina compare il celebre ritratto eseguito da Tiziano Vecellio a Pietro Aretino e da questi donato a Cosimo dei Medici.

Nelle 48 pagine che la compongono la rivista presenta ben otto “contributi” ossia brevi saggi di argomento storico dedicati alla città e al territorio aretini. Luca Berti traccia un rapido profilo della famiglia aretina degli Altucci, giunta all’apice della società cittadina nel corso del Quattrocento; Simone De Fraja ricostruisce le vicende medievali di Castelpugliese; Enrico Roggi indaga la realtà sociale delle Cortine di Arezzo, il territorio rurale vicino alla città rimasto per quasi quattro secoli indipendente, mentre Sabrina Massini ipotizza l’attribuzione al Berrettini di una Deposizione castiglionese. Nelle pagine seguenti compaiono gli articoli di Giovanni Bianchini (“Appunti sui vescovi aretini Salviati e Strozzi”), Michele Loffredo (“Antonio Guadagnoli e la Luna”, sulla celebre burla ottocentesca), Luigi Armandi (“La lunga gestazione del forno crematorio aretino”) e Franco Cristelli (“Missione a Pola per omaggiare la Brigata Arezzo”). Poi è la volta della scheda di Giovanna Ragionieri sulla mostra su Pietro Aretino svoltasi dal 27 novembre agli Uffizi. Seguono le “segnalazioni bibliografiche” del 2019, a cura della Biblioteca “Città di Arezzo”.

Le recensioni hanno per oggetto i libri di Alberto Nocentini sul dialetto aretino (recensore Claudio Santori), di Simone De Fraja su assedi e fortificazioni aretine nel Due-Trecento (recensore Gian Paolo Scharf), di Anna Bartolini e Patrizia Fazzi su Villa Redi (recensore Claudio Santori), di Giuseppe Tartaro sull’Accademia Valdarnese del Poggio (recensore Giuliano Pinto) e il volumetto dedicato dall’Accademia Petrarca a Cesare Battisti (recensore Giovanni Galli).

Nel proseguo della rivista si parla della scomparsa di Jean Delumeau, importante storico francese, ben noto in Italia, padre di Jean Pierre Delumeau, e di quella dell’architetto Franco Lani. Si chiude con il necrologio di Barbara Serboli, dirigente Asl, socio fondatore e tesoriere della Società storica, e con le lettere al direttore di Aldo Bonini e Angiolo Cirinei.

            L’accesso è libero e gratuito, ma con l’obbligo di indossare la mascherina e di osservare tutte le disposizioni anti-convid.