"Finardimente", Eugenio Finardi in concerto a Cesa

Racconti tra parole e musica domenica 25 agosto alla festa di Santa Lucia alle 21,30. Successi e brani mai eseguiti dal vivo

finardi

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Arezzo, 24 agosto 2019 - Racconti tra musica e parole. Aneddoti e considerazioni, grandi classici e brani mai interpretati. Ci sarà tutto questo e molto altro in Finardimente, lo show live di Eugenio Finardi che sarà in concerto a Cesa. E’ questo l’evento di punta della festa di Santa Lucia in programma domenica 25 agosto alle 21.30. Sul palco della festa estiva arriva Finardimente: una parola composta che è insieme un avverbio, un nome, un verbo. Tre modi per rispondere al dubbio su cosa sia la Verità nell’Arte. Questo lo show in cui il cantautore cercherà di svelare la sua verità dietro ogni forma di rappresentazione artistica con un racconto sincero e sfacciato delle emozioni di intere generazioni e, ovviamente, la sua musica. Eugenio rinnova il concept del suo spettacolo che, dopo le date primaverili in versione acustica, si è spostato ora all’aperto, nelle piazze, mantenendo una formazione raffinata, rafforzata dalla presenza della batteria e della tastiera, che rendono il live più rock. Sul palco con Finardi Giovanni “Giuvazza” Maggiore alle chitarre, Claudio Arfinengo alla batteria, Marco Lamagna al basso, Alex Catania alle tastiere e Federica Finardi Goldberg al violoncello. Lo show del cantautore milanese prima di sbarcare in Valdichiana ha registrato consensi in tutta la penisola, contando oltre 40 spettacoli dal suo esordio. Una nuova versione rock dello spettacolo realizzata per i Festival e le Piazze dell’estate 2019. In Finardimente l’artista vuol rispondere alla domanda.

“Chi è davvero colui che sale sul palco a rappresentare se stesso?”. Due le esperienze recenti di Finardi che hanno costituito la scintilla creativa dell’inedito Finardimente: da una parte il suo “ripercorrere i luoghi della memoria” attraverso il fortunato progetto “40 anni di Musica Ribelle”, che ha permesso al cantautore di riaprire un archivio musicale e umano riscoprendo il “sé” ragazzo, prima della grande popolarità. Dall’altra parte, la recente realizzazione di un musical ispirato alla sua musica e vita, che gli ha permesso di osservare una rappresentazione “esterna” di sé. Il Finardi percepito dagli altri, un Finardi vero sicuramente, eppure inesistente se non nella mente di chi si è costruito un’idea di lui. «Sempre più spesso – dice Eugenio - quando le persone mi aspettano per un saluto a fine concerto, mi ringraziano per ciò che ho rappresentato nelle loro vite. Da ragazzo questa cosa mi inorgogliva, adesso invece sento principalmente gratitudine e rispondo che sono io a ringraziare loro perché è attraverso la loro percezione che sono diventato la persona che sono». Nello show di Cesa un percorso che toccherà temi universali ma anche aneddoti intimi, generando un’ampia tavolozza di emozioni, dalle risate alla commozione. In scaletta, insieme ai brani fondamentali della sua lunga carriera, anche alcune chicche mai eseguite dal vivo, come “Il Vecchio Sul Ponte” e “Shamandura”. Ma Eugenio si sentirà anche libero di improvvisare lasciandosi influenzare dall’atmosfera e dalle suggestioni del pubblico.