“All’ombra di tre monumenti”, presentazione del libro

Saranno Luigi Armandi e Carlo Giabbanelli, soci della Società storica aretina, a presentare martedì 25 gennaio, alle ore 17,30, all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, il libro di Franco Cristelli

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Arezzo, 21 gennaio 2022 - Saranno Luigi Armandi e Carlo Giabbanelli, soci della Società storica aretina, a presentare martedì 25 gennaio, alle ore 17,30, all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, il libro di Franco Cristelli intitolato “All’ombra di tre monumenti: lotte politiche ad Anghiari e ad Arezzo, 1878-1915”. L’incontro, organizzato dalla Società storica con il patrocinio del Comune di Arezzo, sarà coordinato da Luca Berti e si svolgerà nel rispetto della normativa anticovid.

            Tra il 1878 e il 1915 scompariva il grosso della generazione che aveva realizzato l’Unità d’Italia sui campi di battaglia e che aveva rappresentato il Paese in Parlamento con quei parlamentari per lo più radicali, in parte vicini a Garibaldi e quindi disposti ad accettare la monarchia, in parte vicini a Mazzini e più propensi a collocarsi all’opposizione. Vittorio Emanuele II scomparve nel 1878 e Giovanni Severi, patriota garibaldino, massone, deputato e senatore del Regno, l’uomo politico aretino di maggiore spessore, morì nel 1915 mentre saliva lo scontro tra interventisti e neutralisti. Intanto sorgevano nuove forze politiche molto determinate, come i socialisti, ora alleati, ora concorrenti dei radicali, e come, più tardi, quando il “non expedit” si allentò fino a scomparire, i cattolici, peraltro sempre ben rappresentati e battaglieri nei governi cittadini a cui partecipavano perché rimasti fuori dal veto pontificio.

Come queste tensioni nazionali si ripercuotevano a livello locale è l’argomento del libro di Cristelli. Nel 1879 ad Anghiari fu ucciso, probabilmente in modo fortuito, Giuseppe Ghignoni, mazziniano e garibaldino, ma troppo giovane per aver preso parte alle battaglie risorgimentali. Nel 1883 nella piazza del paese fu eretto un monumento a Garibaldi, ma già nel 1880, in piazza del Popolo ad Arezzo, era stata innalzata la colonna in onore dei caduti nelle patrie battaglie, e infine, nel 1914, sempre ad Anghiari, al posto del precedente monumento ne fu eretto un altro più grande che doveva rappresentare un Garibaldi simbolo dell’Unità nazionale e non più uomo di parte. Questi tre monumenti rappresentavano visivamente gli ideai e i vari momenti della lotta politica del tempo. Si giunge poi all’entrata in guerra dell’Italia, che aprirà nuovi scenari.

            Franco Cristelli, aretino, già dirigente scolastico, è socio fondatore e consigliere della Società storica e fa parte di varie associazioni, tra cui l’Accademia Petrarca. I suoi interessi si concentrano per lo più sulla storia civile, economica e religiosa di Arezzo e della Toscana in età moderna, ma si è occupato anche delle vicende aretine del primo Novecento.

Edito da Nuova Phromos di Città di Castello, nella collana “Biblioteca del Centro studi Mario Pancrazi”, il volume consta di 178 pagine, è corredato da immagini a colori e in bianco e nero e dall’indice dei nomi di persona. Diciotto euro il prezzo di copertina, ma nel corso della presentazione il libro sarà ceduto ad un prezzo promozionale.