La Seconda puntata della serie "Dio" girata dai ragazzi aretini under 25 della Farrago

Ogni martedi alle 21 sarà visibile su you tube e sul sito della prima casa di produzione cinematografica aretina composta da ottanta ragazzi under 25. La trama? Sei protagonisti, 10mila euro e la festa studentesca più bella della loro vita

Farrago, il set

Farrago, il set

Arezzo 25 marzo 2019 - Hanno diecimila euro a disposizione e li vogliono spendere tutti per organizzare la festa studentesca mai vista in città. Continua su you tube e sul sito della Farrago la web serie "Dio"   girata da ottanta ragazzi tra attori e cast tecnico, tutti della Farrago Produzioni fondata solo un anno fa da Tommaso Caperdoni 21 anni e Luca Bizzarri 18 anni, la prima casa di produzione cinematografica aretina under 25 che ha usato come set la città, case private, il liceo scientifico Francesco Redi e il liceo classico Francesco Petrarca. “Niente di religioso - spiega subito Tommaso - Dio è il nome di una festa ambientata al liceo Redi e racconta le vite di sei ragazzi, tutti diversi fra loro, impegnati a organizzare questo evento. Praticamente ogni episodio è la storia di ogni singolo protagonista”.

Otto puntate, il primo episodio è uscito  martedì 19 marzo, il scondio martedì 26 marzo alle 21 sul canale You Tube della Farrago produzioni, gli altri  tutti della durata di una ventina di minuti, saranno visibili sempre sul web ogni martedì. Vite da ragazzi raccontate dai loro coetanei che hanno studiato per fare cinema. Sembra un gioco ma non lo è perché i ragazzi della Farrago, anche se hanno cominciato in maniera quasi goliardica con la prima web serie “Jumpi”, girata interamente al Liceo Classico di Arezzo con una macchina fotografica, hanno raggiunto oltre 13mila visualizzazioni. E hanno deciso di fare sul serio frequentando a Bologna e a Roma corsi di sceneggiatura e di produzione cinematografica. Per la serie “Dio” sono state fatte audizioni con centinaia di ragazzi alla Casa dell’energia, nella sede dell’altra associazione aretina Verso, che raccoglie la “meglio gioventù” aretina, hanno scelto circa ottanta persone tra staff tecnico e attori. Dalla scrittura alla post produzione hanno fatto tutto da soli. Altre forze le hanno raccolte sabato scorso in piazza San Michele durante l’allestimento di un finto set che li ha visti presentarsi alla città, anche a quelli che ancora non li conoscono.

“Chiunque può venire a lavorare con noi e stiamo già organizzando gruppi di lavoro per i nostri prossimi progetti” fa sapere Tommaso che con la Farrago ha già pronte altre produzioni: la web tv per l’Arezzo Crowd Festival che si terrà dal 30 maggio al 2 giugno, un tour nei licei italiani per raccontare l’esperienza aretina e invitare i ragazzi a fare altrettanto, girare cortometraggi e creare una compagnia teatrale. Perché? “Spesso si sente dire che con l’arte non si mangia - ammette semplicemente Tommaso - noi vogliamo fare in modo che chi vuole fare arte ci possa anche vivere, nel nostro piccolo stiamo cercando di cambiare le cose”: