"La ballata dei senza tetto" nei monologhi di Ascanio Celestini

Lunedì 14 gennaio al teatro Dante di Sansepolcro l'artista porta in scena i personaggi di Laika e Pueblo completando la trilogia dedicata agli "ultimi" con la musica di Gianluca Casadei

Ascanio Celestini

Ascanio Celestini

Arezzo 12 gennaio 2019 - Tre spettacoli in uno per una rilettura che si avvinghia con un potente monologo alla realtà attuale. Ascanio Celestini porta in scena lunedì 14 gennaio  alle 21 al teatro Dante di Sansepolcro la “Ballata dei senza tetto”. L’artista, autore e regista pluripremiato porta in scena i personaggi di Laika, Pueblo e di un terzo lavoro ancora in via di formazione. Una drammaturgia unica fatta di tanti personaggi che si muovono in un unico ambiente: una periferia che ruota attorno a due parcheggi, quello del supermercato e quello di un grande magazzino pieno di pacchi.

Ascanio Celestini racconta quello che vede, smontando e riassemblando i racconti dei tre suoi spettacoli principali come un mazzo di carte dal quale pescare ogni volta figure diverse, accompagnato come sempre dalle musiche live di Gianluca Casadei. E così ritroviamo la cassiera del supermercato di Pueblo o la Vecchia di Laika, Giobbe l’analfabeta che conosce il grande magazzino a memoria che non è ancora entrato in nessuno dei due testi, ma la sua storia è già scritta. “Laika”, in scena da oltre due anni e  “Pueblo” che in scena lo è da poco in realtà sono le prime due parti di una trilogia fatta di tanti personaggi che si muovono in un unico ambiente, la  periferia italiana e i suoi abitanti che perdono la concretezza del “degrado” per riacquistare dignità. La ballata, dunque, non è altro che la musica  di Gianluca Casadei, che trasporta il pubblica e lo fa ballare con le storie dei personaggi raccontati e materializzati dalle parole di Celestini.