Un percorso nell’arte medievale aretina attraverso i social network

Il progetto è proposto dall’artista Silvia Salvadori con la rassegna digitale “Gocce di Medioevo”

bottega d'arte

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Arezzo, 12 maggio 2021 - Un percorso nell’arte medievale aretina e toscana attraverso i social network. Il progetto è proposto dall’artista Silvia Salvadori che, con una rassegna on-line dal titolo “Gocce di Medioevo”, condividerà approfondimenti su temi e curiosità relative alle antiche tecniche pittoriche con l’obiettivo di accompagnare gli utenti in un viaggio formativo e informativo indietro nei secoli. Il primo appuntamento è fissato per le 10.30 di mercoledì 19 maggio quando, sulla pagina facebook “Bottega d’Arte Toscana” e sull’omonimo sito, verrà aperto questo percorso con la pubblicazione di un testo dedicato ai dipinti su tavola con la tempera a tuorlo d’uovo, con l’antica tecnica della doratura e con le complesse alchimie di colori utilizzate dagli artisti toscani.

Ogni approfondimento sarà curato da Salvadori che è oggi tra le poche artiste italiane in grado di utilizzare le tecniche pittoriche dei grandi maestri tra il Medioevo e il primo Rinascimento, tra la ricerca di pigmenti, supporti, decori e dettagli per realizzare opere di alto pregio e valore. Questo paziente lavoro di studio è condotto dal suo laboratorio Bottega d’Arte Toscana in via Bicchieraia di Arezzo dove è quotidianamente impegnata nel riproporre la maestria e il sapere di una fortunata stagione dell’arte italiana che parte dal tredicesimo secolo e che ha proposto alcune delle più conosciute opere al mondo. La raffinatezza del tratto, la ricerca dei colori, le capacità nell’intaglio e l’utilizzo di pietre e gemme preziose sono il carattere dominante di un’arte antica che Salvadori, con oltre vent’anni di attività alle spalle, tiene in vita e condivide ora anche attraverso le nuove tecnologie. “Gocce di Medioevo” proseguirà con appuntamenti mensili dove, di volta in volta, verranno trattati temi diversificati quali l’evoluzione dell’arte sacra e del ritratto, la rappresentazione della natura, la riproduzione delle opere d’arte, il valore degli sguardi o la presentazione di artisti del territorio. «Il mio impegno - spiega Salvadori, - è nel tenere in vita un’arte e un sapere che stanno scomparendo, attraverso la realizzazione di opere di ispirazione medievale e una parallela educazione al senso del bello. La rassegna “Gocce di Medioevo” risponde a quest’ultimo obiettivo e vuole sfruttare le moderne tecnologie per raccontare e valorizzare qualcosa di antico, attraverso pillole di sapere che vengono condivise sui canali digitali per raggiungere il maggior numero di persone. Arezzo è stata una città di riferimento per le arti pittoriche dei secoli scorsi: questi approfondimenti avranno l’ambizione di appassionare e di incuriosire attraverso brevi testi dove vengono presentate le tecniche dell’arte medievale che accompagnano in un mondo affascinante e spesso sconosciuto».