La storia di Guido d'Arezzo e il Micrologus per presentare la stagione di Arezzo Classica

Domenica in Fraternita la presentazione dei concerti di musica classica e la storia del manoscritto in cui Guido d'Arezzo scrisse le prime note musicali

micrologus

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Arezzo 10 novembre 2018 - Nella città di Guido d’Arezzo l’inventore delle note musicali, la presentazione della stagione musicale di “Arezzo classica” si apre proprio con la pubblicazione della storia del Monaco e del suo manoscritto “Micrologus” domenica 11 novembre alle 17,30 nel palazzo della Fraternita dei Laici in Piazza Grande ad Arezzo.

“Guido d’Arezzo porta il nome di Arezzo nel mondo da mille anni. Occorre  creare un progetto  culturale per recuperare appieno il ruolo storico e musicale del nostro concittadino - spiega il primo rettore di Fraternita Pier Luigi Rossi - il primo passo del progetto è stato rintracciare il più antico manoscritto del Micrologus, opera in cui Guido inventò e scrisse il suo innovativo metodo di insegnamento musicale. Guido monaco benedettino compose il suo manuale musicale nel Colle di Pionta con il Vescovo Teodaldo  attorno al 1025. Ancora oggi esistono i mosaici della antica Cattedrale di Arezzo nel Pionta dove Guido camminò e insegnò le note musicali. Sono custoditi nell’Oratorio di Santo Stefano sul Pionta. Guido, essendo monaco benedettino portò il suo manoscritto all’Abate delle Sante Flora e Lucilla, Abbazia sul colle di Olmo, dove  ancora oggi sono presenti resti delle colonne e delle sue mura. L’abate della Abbazia di Arezzo inviò il libro così tanto innovativo al Papa e all’Abbazia di MonteCassino. La Biblioteca di MonteCassino conserva ancora oggi il più antico Micrologus del mondo, quasi coevo di Guido d’Arezzo risalente all’XI secolo”.

E così la Fraternita dei Laici ha contribuito alla sua pubblicazione e le immagini e la storia di quest’opera saranno presentate domenica durante un pomeriggio dedicato alla presentazione dei concerti di “Arezzo Classica”. Nei prossimi mesi sarà poi realizzato  il progetto “Guido d’Arezzo: invector et magister musicae” con la Fondazione Arezzo Cultura “Guido d’Arezzo” e con la CaMu, Casa della Musica di Arezzo.