"Confessioni di un musicante" Silvio Trotta canta Branduardi

Nell’ultimo appuntamento della settima edizione di EtnicArezzo lunedì 25 Luglio, in piazza Sant’Agostino alle 22

trotta

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ARezzo, 22 luglio 2016 - Nell’ultimo appuntamento della settima edizione di EtnicArezzo Lunedì 25 Luglio, in piazza Sant’Agostino alle 22.00   tornano le  “Confessioni di un musicante…Silvio Trotta canta Branduardi”.

Il progetto, nato nel 2013 e arricchitosi in itinere, è   la rivisitazione metabolizzata della musica di Angelo Branduardi   da parte di un musicista,  interessato   da sempre   ai repertori del grande cantautore italiano, nei quali, rintraccia e riconosce le  sue stesse grandi passioni: la musica popolare italiana, le sonorità nord europee e la musica antica  dal sapore medievale.Silvio Trotta sceglie brani del primo Branduardi, con   uno dei quali, gioca e connota il suo lavoro. “Confessioni di un malandrino” diventa “Confessione di un musicante” sostantivo con il quale ama spesso definirsi.

Sono gli album degli anni ’70, da “La Luna” (1975) a “Cogli la prima mela” (1979) a ispirare la maggior parte del concerto, per toccare poi gli anni ’80 con “Cercando l’oro” e arrivare al disco “Il dito e la luna” (1998) dove Branduardi affida le sue musiche ai testi di Giorgio Faletti. Non mancano poi   classici come “La serie dei numeri”, “Il dono del cervo” e “Ballo in fa diesis minore”.

In questo concerto Silvio Trotta porta i suoi quarant’anni di esperienza musicale multipla nel mondo poliedrico del folk, la sua raffinata capacità di polistrumentista, ma soprattutto concretizza la sua idea di musica frutto di   un incontro fecondo tra musicisti provenienti da mondi musicali diversi uniti dal piacere di suonare e cantare   un repertorio che li appassiona. Otto artisti, tutti aretini di nascita o di adozione, lo accompagneranno sul palco di EtnicArezzoin una condivisione corale del suo progetto. Vengono dal mondo classico, Paola Pasquini eCarmelo Giallombardo, alla violaAlessandro Bruni alla chitarra, Michela Fracassi, al violino, dal mondo del jazz Maurizio Bozzi al basso, Andrea Nocentini, alla batteria e infineMassimo Giuntini, celebrato   virtuoso di aerofoni celtici, Stefano Tartaglia, piffero magico del folk italiano, suoneranno insieme alle corde di Silvio Trotta in un’   amalgama di suoni e colori impastati di voglia di musica.

Un’altra serata regalata alla città dal Circolo Culturale Arci Aurora e dall’Ass. Cult. Musicanti del Piccolo Borgo nell’ambito di OrgiasticAurora,   una rassegna che mette in piazza le arti, ma non le vende!

Ingresso Libero

bio  Silvio Trotta, molisano, da giovanissimo si avvicina allo studio degli strumenti a corda. Nel 1976 inizia ad occuparsi di musica etnica conducendo ricerche “sul campo” e apprendendo le tecniche esecutive dei cordofoni tradizionali italiani, in particolare del mandolino e della chitarra battente.

Fiore all'occhiello della sua carriera sono certamente i Musicanti del Piccolo Borgo, gruppo storico della musica popolare italiana, attivo da quasi quarant’anni.

Dal 2001 è il plettrista di un altro gruppo storico del folk italiano, i Viulan e suona in altre formazioni di musica tradizionale italiana come i TrioTresca e i Setamoneta.  Inoltre, le fertili collaborazioni  con il grande cantastorie toscano Riccardo Marasco, con Claudia Bombardella  e con Jessica Lombardi gli hanno  permesso  di spaziare sia in ambiti musicali aperti a sonorità europee  sia a stilemi radicati nella musica antica.  E’ il direttore artistico di varie rassegne legate alla musica tradizionale e world music (Pifferi, muse e zampogne; FolkAurora; EtnicArezzo; Festival Le Cante).

Ha all’attivo più di duemila concerti e la partecipazione ai più importanti festival di musica etnica nazionali ed internazionali (Francia, Svizzera, Germania, Spagna e Uzbekistan, USA, Slovenia, Croazia); vanta inoltre 25 incisioni discografiche nel settore.