Cento giorni con Dante. Un canto al giorno dall'Inferno al Purgatorio in Piazza Grande

La maratona dal 13 settembre al 21 dicembre promossa da In Arce Dantis con tantissimi volontari, c'è già una lista di attesa. E il 13 e 14 settembre ci sarà anche il Convivio con l'erede di Alighieri

Le prove della maratona su Dante

Le prove della maratona su Dante

Arezzo 2 agosto 2021 - Cento canti, uno al giorno per cento giorni. Nell’anno dell’anniversario della morte, Arezzo canta Dante, lo celebra leggendo tutta la Divina Commedia dalla terrazza di Fraternita in Piazza Grande. Una vera e propria maratona di gente comune e conosciuta, per dimostrare che quei versi sono di tutti, ma proprio di tutti. Senza esegesi, a volte anche senza capirne a fondo le parole o le metafore, perché tanto la sua musicalità e la sua poesia restano intatte, come ci hanno insegnato i cantori di ottava rima che per primi ce l’hanno tramandata strappando al fuoco dell’inquisizione un testo che il popolo aveva già fatto suo.

Questo il progetto, che potremmo definire monumentale e coinvolgente, è dell’associazione In Arce Dantis, una idea subito realizzata dalla presidente Stefania Maggini che tornerà nella sua Arezzo per questo doppio appuntamento, il Convivio su Dante il 13 e 14 settembre con interventi video di personaggi illustri e studiosi, incontri, conferenze, spettacoli e musica, e sempre dal 13 settembre e fino al 21 dicembre la lettura integrale della Divina Commedia, un canto al giorno, dall’Inferno al  Purgatorio al Paradiso.

In tanti hanno voluto prestare la voce e infatti c’è già una lista di attesa. “Avevamo realizzato molte iniziative come associazione, anche al Castello di Poppi, ma per questo anniversario dovevamo inventarci qualcosa di nuovo” spiega Maggini. Un qualcosa che il rettore di Fraternita ha subito fatto suo concedendo la terrazza di Piazza Grande che diventerà il luogo dei canti di Dante. Le vicine Logge Vasari ne garantiranno la continuità anche in caso di pioggia per questa staffetta culturale senza precedenti.

“Intanto cominciamo dal Convivio dedicato al Paradiso e alla sua esplosione di luce - continua Stefania Maggini docente universitaria in Italia e negli usa di storia dell’opera, del teatro Italiano, dizione, lingua e letteratura Italiana - una tappa di arrivo simbolica che sembra accompagnare gli anni che abbiamo appena vissuto, dall’Inferno a rivedere le stelle. Il Paradiso di Dante è impostato filosoficamente e teologicamente, lui aveva accesso a tutto l’apparato tolemaico aristotelico. Ma il Paradiso in realtà è anche una continua similitudine che si lega alla nostra vita quotidiana, piccole liriche come il canto della lodoletta o il tintinnare di un orologio, tutti elementi riscontrabili nel nostro quotidiano che poi si espandono in grandiose visioni di luce. Dante in  questa  terza cantica, quella della sua maturità, ci insegna a essere accanto alla dolcezza, alla grazia, alle cose piccole della nostra vita, al nostro quotidiano paradiso”.

E dal quotidiano ecco i protagonisti della maratona dantesca, professori e studenti dei liceo V. Colonna, Petrarca e Redi, dell’istituto tecnico G. Galilei, attori e commercianti, titolari di B&b e impiegati, musicisti, imprenditori e medici e chiunque abbia fatto in tempo ad iscriversi tanto che in lista di attesa c’è persino Beppe Angiolini di Sugar. Nell’elenco non potevano mancare gli attori aretini da Biagiotti ai Kovacevich, da Lenny Graziani a Francesca Barbagli e Silvia Martini e Francesco Maria Rossi, Paola Butali, i cantori di Dante per eccellenza come Giuseppe Fanfani e Claudio Santori, le scrittrici Patrizia Fazzi e Fabrizia Fabbroni, persino Valentina Marconi che ha portato la sua aretinità in tv al Grande Fratello 12 e c’è persino chi torna dalla Francia per l’occasione.

Nomi importanti, inoltre, condurranno la due giorni del Convivio il 13 e 14 settembre, primo fra tutti l’erede di Dante Sperello di Serego Alighieri, i docenti universitari Alberto Casadei,  Giuseppe Barzaghi, Lorenzo Bastida, Francesca Incensi, Vittorio Montemaggi, Laura Pasquini, Francesco Valagussa, Claudio Widmann. Tutto annunciato da un cortometraggio e con contributi video sempre dalla terrazza di Fraternita. Tra gli spettacoli il concerto di Carlo Ghirardato, l’artista che canta De André e che per il Convivio ha  composto due canzoni con le parole del Paradiso. E su tutto un tema a fare da filo rosso:  esprimere l’ indicibile e descrivere l’invisibile.