Spartiti a passi di danza «Vivaldiana» al Petrarca

Stasera lo spettacolo fuori abbonamento della stagione teatrale aretina

vivaldiana

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Arezzo, 1 dicembre 2022 - Danza e musica insieme per raccontare attraverso i movimenti l’incredibile opera di Vivaldi. La nuova stagione del Teatro Petrarca e il cartellone che la Fondazione Guido d’Arezzo, insieme a Toscana Spettacolo e Comune propone fino a marzo 2022, porta in scena questa sera alle 21 «Vivaldiana». Uno spettacolo fuori abbonamento, in cui il coreografo Mauro Astolfi traduce in movimento alcune creazioni di Vivaldi per raccontarne il talento e la capacità di reinventare la musica barocca. L’idea è quella di rielaborare la sua architettura musicale cercando di restituirle caratteristiche di unicità. Quelle opere forniscono un’insuperabile fonte di ispirazione per dare forma a una ricerca di danza che accosti armoniosamente gli aspetti artistici alle declinazioni umane più istrioniche e talvolta folli del «prete rosso», il primo musicista a comporre col preciso intento di stimolare il gusto del pubblico e non di assecondarlo.

«Vivaldiana è un tentativo di trascrizione dell’energia, dell’impeto e della creatività della musica di Vivaldi – spiega Mauro Astolfi - partendo da un’astrazione per scelta: non voler raccontare nulla se non cercare di vibrare all’unisono in termini di impulsi le varie parti di opere scelte dal repertorio vivaldiano. Un repertorio spesso cannibalizzato con le Quattro stagioni, ma c’è tutta una produzione musicale incredibile e affascinante che qui viene proposta». A sintetizzare tutto il titolo stesso. «Vivaldiana racconta quello che abbiamo realizzato- prosegue il coreografo - cercare arbitrariamente di sostituirci a Vivaldi. Se il maestro avesse avuto all’epoca un coreografo, gli sarebbe piaciuto il tipo di danza che proponiamo? In scena cerchiamo di dare un senso alla struttura musicale fatta di slanci e momenti più intimi, ci sono partiture meravigliose. Cercare di capire cosa Vivaldi possa aver sentito durante la scrittura del brano, tutto questo è la Vivaldiana. Nel preparare lo spettacolo è stato come vedersi Vivaldi accanto, un coreografo con un compositore vicino danno vita a una coreografia. Una trascrizione in movimenti armonici della musica. Un lavoro in cui i danzatori raggiungono momenti di profonda commozione».

Uno spettacolo fuori abbonamento che coinvolgerà gli amanti della danza ma rivolto a un pubblico più ampio. «Il teatro sta vivendo un grande momento è tornata nel pubblico la voglia approfondire l’esperienza teatrale che rimane unica – dice Astolfi - le piattaforme di streaming hanno rimpiazzato il cinema, il teatro è l’unico modo per avere un rapporto umano con gli artisti».