Le artiste di Kiev in residenza a Sansepolcro

Sono arrivate nel pomeriggio di martedì 3 maggio, le artiste di Kiev Polina Chebanu, Yuliana Kozlovets, Yeva Kozlovets, Lidiia Kuznietsova che rimarranno 2 settimane alla Misericordia

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Arezzo, 4 maggio 2022 - Sono arrivate nel pomeriggio di martedì 3 maggio, le artiste di Kiev Polina Chebanu, Yuliana Kozlovets, Yeva Kozlovets, Lidiia Kuznietsova che rimarranno in residenza artistica a Sansepolcro per due settimane, al Teatro alla Misericordia. Merito della collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e l’Associazione CapoTrave/Kilowatt che ha aderito all’appello lanciato dal network europeo IETM, per attivare una rete di sostegno per le compagnie artistiche ucraine.

L’Associazione biturgense diretta da Lucia Franchi e Luca Ricci si è subito attivata per creare una rete italiana di supporto, grazie a un piccolo investimento ministeriale, a fondi propri e alla decisione della rete europea Be SpectACTive! di cui è partner capofila, di destinare una parte dei propri fondi europei agli artisti ucraini. Il Comune di Sansepolcro interviene come facilitatore di questo processo ricevendo dal Ministero il contributo e devolvendolo interamente agli artisti.

Il progetto Residenze per la Pace coinvolge ben 26 centri di residenza artistica in 4 aree geografiche d’Italia, con il fine di ospitare le compagnie e consentirgli di proseguire il proprio lavoro creativo. Le quattro artiste ospiti a Sansepolcro provengono da Kiev, dal Theater on Mikhailovskaya e nel corso delle due settimane in città lavoreranno al loro spettacolo How to talk to children about the war. Dopo la tappa biturgense la compagnia sarà in altri 6 centri di residenza tra Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, per un totale di 3 mesi di ospitalità e lavoro creativo.

"Volevamo accogliere queste persone non come profughe, ma come artiste, offrendo loro un salario, un teatro ben attrezzato dove lavorare e uno spazio di accoglienza bello e nuovo come La Casa degli Artisti di via dei Balestrieri. Certo questo nostro gesto non fermerà la guerra, ma speriamo che serva almeno a ribadire la vocazione di Sansepolcro come città dell'accoglienza, della pace e dell'amicizia tra i popoli". - dichiarano Lucia Franchi e Luca Ricci dell’Associazione CapoTrave/Kilowatt.