Che aspettate a bruciarmi? In scena al Dovizi

Il nuovo spettacolo di Nata e La Filostoccola in scena al Teatro di Bibbiena

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Arezzo, 24 gennaio 2023 - roseguono gli spettacoli della Stagione Teatrale 2022-2023 al Teatro Dovizi di Bibbiena, curata da Fondazione Toscana Spettacolo Nata Teatro, in collaborazione con il Comune di Bibbiena.

A salire sul palco sarà il nuovo lavoro della compagnia NATA in co-produzione con La Filostoccola “CHE ASPETTATE A BRUCIARMI?”, scritto e interpretato dall’attore ligure, toscano d’adozione, Giorgio Castagna, che andrà in scena giovedì 26 gennaio alle ore 21.00 al Teatro Dovizi

La direzione dello spettacolo è affidata al regista friulano Giuliano Bonanni, che compone una messa in scena minimalista ed essenziale che esalta la linea dinamica del testo ed il lavoro di narrazione dell’attore, che mescola elementi autobiografici alle vicende del filosofo Giordano Bruno.

Le musiche dal vivo sono di Lorenzo Bachini, disegno luci di Emilio Bucci.

 

“Questo spettacolo nasce da una storia di famiglia” – racconta Giorgio Castagna – “quella classica raccontata dopo qualche cenone di rito.
Incominciava sempre dai nomi dei parenti da parte di mio padre, i Castagna, e qui immancabilmente cominciava l’elenco: Garibaldi Castagna, Mazzini Castagna, Balilla Castagna... fino ad arrivare al colpo di scena finale, Giordano Bruno Castagna.

Ecco, da questo nome è nato il mio desiderio di iniziare una ricerca.
Un’esplosione di mondi che si aprivano in continuazione generati dai tentativi di dare risposte esaustive sull’argomento, ma senza avere successo. Ogni domanda apriva qualche altra curiosità, informazione, dubbio, che continuava a orbitare intorno alla questione iniziale: ma chi era effettivamente Giordano Bruno Castagna?
Be’ la risposta è semplice, ma c’è il rischio di perdersi”.

 

Lo spettacolo è un intreccio di storie che parte dal particolare, la storia di Giordano Bruno Castagna, per poi allargarsi esponenzialmente e portarsi dietro la crisi del ‘29 a Carrara, il fascismo e l’obelisco mussolini, il filosofo Giordano Bruno e il suo viaggio per l’Europa, passando per le comunità anarchiche dei cavatori, fino a richiudere il cerchio ed arrivare ad un sasso lanciato contro una vetrina.
Un universo di storie racchiuse in un nome, o per meglio dire, in un semplice lancio.

 

“A partire dal nome incredibile del mio prozio, Giordano Bruno Castagna, e dalle sue vicende che ruotano intorno alla cava di marmo in una Carrara degli anni ’30, è nato lo spunto per creare una narrazione che approfondisce il rapporto tra l’uomo e la montagna, racconta dell’incrocio tra la sua vita e quella del filosofo Giordano Bruno, come se i due personaggi, accomunati dal nome, dovessero giocare le loro rispettive parti e, entrambi alla ricerca della verità e della felicità, vivere lo stesso tragico destino”.

Un lavoro di narrazione basato sull’indagine approfondita del passato, attraverso la ricerca sul campo, con un atteggiamento vitale, dettato da una curiosità onnivora, attenta a cercare indicazioni nella tradizione che possano raccontare il nostro vivere quotidiano, il nostro contemporaneo, un filo che unisca passato e futuro.

 

Info e prenotazioni al numero 379 142 5201