{{IMG_SX}}Arezzo, 10 luglio 2008 - Organizzati, ramificati, con l’appoggio del clan camorristico guidato da Bruno Moccia che ha visto finire in manette uno dei suoi figli nell’ambito dell’operazione antidroga dei carabinieri della compagnia di San Giovanni e del comando provinciale di Arezzo.

 

'Bella Napoli', un nome da pizzeria in un paese estero, per un blitz contro lo spaccio di stupefacenti, in particolare hashish, che partiva da Barcellona per fermarsi in Valdarno o prendere la via della Campania. Quasi tre anni di indagini che ieri hanno portato a 16 arresti ordinati dal Gip di Firenze su richiesta del Pm della Direzione distrettuale antimafia Pietro Suchan e 14 perquisizioni domiciliari nel Valdarno aretino ma anche nelle province di Napoli, Pisa, Firenze ed Imperia. Tra gli arrestati ci sono quattro appartenenti al clan camorristico dei Moccia, uno è il figlio del boss.

 

Il reato contestato è quello di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Durante le perquisizioni altre 3 persone, oltre alle altre 16, sono state arrestate per detenzione di stupefacenti. Quasi mezza tonnellata di hashish sequestrato oltre ad un etto di cocaina e venti pasticche di ecstasy.

 

Tutto era iniziato con il controllo del territorio ad opera dei militari guidati dal capitano Alessandro Fasolino. Che si erano accorti quanto ben organizzata fosse nella vallata la distribuzione del 'fumo'. Sono partiti dai pesci piccoli per arrivare al primo colpo grosso, arrivato nel novembre del 2006. Il sequestro di 440 chili di hashish al confine di Ventimiglia nel doppio fondo del furgone guidato da Antonio Gigliotti, 39 anni, artigiano residente a Montevarchi.

 

A bordo anche la polacca Malgorzata Chojnacka di 28 anni: i due ammisero subito di aver fatto da corrieri della droga. Fu il primo successo dei militari valdarnesi in collaborazione con i colleghi di Ventimiglia. Che hanno continuato ad indagare, scoprendo che il Gigliotti era uno dei referenti valdarnesi per lo spaccio gestito dal clan dei Moccia. A settembre scorso un’altra bordata all’organizzazione: un uomo e una donna originari di Napoli M.M. 49 anni e S.V. 47 anni furono arrestati dai carabinieri sangiovannesi appena usciti dal casello A1 di Terranuova.

 

"Cercavamo solo un ristorante" la loro scusa, ma in realtà arrivavano dalla Spagna con 18 panetti di stupefacente per un peso totale di circa 9 chili destinato al mercato valdarnese. Ieri l’ultimo atto con i 19 arresti che, oltre al Gigliotti, hanno interessato altri sei valdarnesi, mentre gli altri sono campani o toscani di altre località.
 

 

"Le indagini proseguono — hanno spiegato il colonnello Mochi, il capitano Fasolino ed il tenente Pascariello — e complessivamente, con gradi di coinvolgimento diverso, stanno interessando una quarantina di persone".