Arezzo, 25 giugno 2008 - La strage nazista di Civitella Val di Chiana del 1944 distrusse anche il progetto di vita
di due intellettuali, i coniugi Giovanni Cau e Helga Elmqvist, e dal 29 giugno, nella ricorrenza dell'eccidio, una
mostra documentaria ospitata nella locale pinacoteca, ricorderà il loro sacrificio.
La mostra, promossa dalla Provincia di Arezzo e dal Comune, proseguirà fino al 31 luglio. Visibili numerosi originali delle opere di Giovanni ed Helga Cau, oltre alla riproduzione, in formato cm 70X53, di una loro favola, un intero libro sfogliabile dai visitatori. Al termine della rassegna la biblioteca di Civitella in Val di Chiana costituirà un apposito fondo librario Cau-Elmqvist.

 


Giovanni Cau, ricorda un comunicato, era insegnante di scienze naturali presso gli Scolopi di Firenze ed autore di testi scolastici. Helga Elmqvist, svedese, era traduttrice di favole nordiche e raffinata illustratrice. Si erano trasferiti da Firenze a Civitella per sfuggire ai pericoli della guerra e invece si trovarono invece in uno degli epicentri delle stragi naziste. La vicenda vide Helga che, pur se sospettata dai partigiani di essere una spia tedesca poiche' veniva utilizzata come interprete, venne poi accusata dai tedeschi di essere una spia partigiana e fatta fucilare dal capitano Heinz Barz insieme al marito. Barz e' lo stesso ufficiale tedesco che, secondo quanto accertato dal tribunale militare della Spezia, pianifico' e diresse l'attacco nazista alle popolazioni di Civitella, Cornia, Gebbia e San Pancrazio. I loro corpi furono ritrovati casualmente nei pressi a Monte San Savino nel 1950.
All'inaugurazione della mostra, domenica prossima, e' stata annunciata la presenza del procuratore militare di La
Spezia Marco De Paolis che ha rappresentato l'accusa al processo per le stragi avvenute in provincia di Arezzo.