{{IMG_SX}}Arezzo, 28 aprile 2008 - Ad Arezzo l'idrogeno passa dalla carta al tubo. Non è più solo un'idea e nemmeno un progetto.

Sarà inaugurato mercoledì 30 aprile dal presidente della Giunta Regionale della Toscana, Claudio Martini,
il primo idrogenodotto al mondo in area urbana.
Un primo tassello di un mosaico che, se sviluppato, è in grado di garantire ad un territorio sicurezza ed autosufficienza energetica, producendo in loco idrogeno dal fotovoltaico e mettendo al 'riparo' famiglie ed imprese non solo da black out tecnici ma soprattutto dai black out che ai bilanci, piccoli e grandi, sono in grado di determinare le impennate del prezzo del petrolio e, conseguentemente, di tutte le tradizionali forme di energia.



L'intero Progetto Idrogeno per Arezzo è stato realizzato da un partenariato pubblico e privato. La Regione
Toscana ha cofinanziato i primi 4 lotti al 50%, La Fabbrica del Sole ha coordinato tutto il progetto e realizzato
l'HydroLAb, il Coingas
(consorzio pubblico dei comuni aretini per la distribuzione del gas metano) ha realizzato la tubazione, la Sapio ha attuato il sistema di distribuzione dell'idrogeno mentre Arcotronics ha fornito ed installato le fuel cells. Poi c'è il Comune di Arezzo che ha dato i terreni, la Provincia e il Comando dei Vigili del Fuoco di
Arezzo curato l'aspetto autorizzativo, Confindustria, Cna e Confartigianato i rapporti con le aziende. 

 

Il meccanismo del nuovo impianto di San Zeno è semplice: l'idrogenodotto, attraverso un percorso sotterraneo profondo circa 1metro e 20 centimetri, porta idrogeno puro alle ditte orafe di Arezzo, all'HydroLAb e, in tempi strettissimi, anche alle abitazioni della zona di S. Zeno.



Per coordinare la sperimentazione, è stato realizzato dalla Fabbrica del Sole l'HydroLAb, un laboratorio
dimostrativo per l'idrogeno e le energie rinnovabili, equipaggiato con due fuel cells da 1 Kw e un impianto
fotovoltaico per la produzione di idrogeno rinnovabile tramite elettrolisi dell'acqua.
La produzione energetica
avviene tramite l'utilizzo di generatori a idrogeno che hanno come unica emissione vapore acqueo.



Il laboratorio è completamente alimentato da pannelli solari fotovoltaici e da panelli solari termici a tubi
sottovuoto per il fabbisogno termico.
Il riscaldamento infatti viene effettuato grazie ai soli pannelli solari e
distribuito tramite pareti radianti d'inverno, mentre d'estate il laboratorio verrà raffrescato da una macchina
frigorifera ad assorbimento solare per il condizionamento. Inoltre l'HydroLAb è servito da un ponte radio per la connettività a larga banda e telefonia che lo rende indipendente dalla connessione fisica alla rete telefonica. Per essere scollegato da qualsiasi altra rete il laboratorio è dotato di cisterne per il recupero dell'acqua piovana e una vasca di fitodepurazione a secco per il trattamento delle acque reflue che vengono reimpiegate a ciclo chiuso.



Il gas è fornito dall'idrogeno prodotto con un micro elettrolizzatore dall'acqua e dai pannelli solari. Il progetto è
stato accolto positivamente dalla realtà industriale e dalle Associazioni degli industriali e degli artigiani e
rappresenta un'opportunità di rilancio del comparto aziendale di San Zeno e di tutto il distretto orafo aretino. La
produzione di idrogeno complessiva è infatti in grado di soddisfare i bisogni industriali orafi e domestici della
zona, la produzione di corrente elettrica e calore, e il rifornimento di veicoli ad idrogeno.



A San Zeno, già 42 aziende utilizzano l'idrogeno per le proprie necessità; l'ottimizzazione della distribuzione e
della fornitura del gas tecnico in tubazione infatti, abbassa notevolmente i costi economici ed anche tutti i costi ambientali indiretti derivanti dal trasporto su gomma delle bombole di idrogeno.
La distribuzione capillare del gas tecnico tramite idrogenodotto sotterraneo va anche ad aumentare la sicurezza complessiva della distribuzione del gas ed elimina gli spazi necessari all'orafo per lo stoccaggio delle bombole.
Ed il progetto continua ad allargarsi: il Comune di Arezzo sta già predisponendo nella nuova rotonda di Olmo, vicina al laboratorio, le opere necessarie per avere a disposizione una rete che consenta l'uso dell'idrogeno.



L'inaugurazione di mercoledì 30 aprile è organizzata da Emiliano Cecchini, presidente della Cooperativa La
Fabbrica del Sole che gestisce l'HydroLAb
e vedrà la presenza, insieme al presidente della Regione Toscana
Claudio Martini, del sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, del presidente della Provincia di Arezzo Vincenzo
Ceccarelli e di Giovanni Inghirami, presidente Confindustria di Arezzo.



Con l'occasione verrà anche presentato il Progetto Idrogeno per Arezzo con video e prove pratiche con
generatori a idrogeno, fuel cells, elettrolizzatori per idrogeno e pannelli solari.
Seguirà il taglio del nastro allo
stoccaggio dell'idrogeno presso l'adiacente stabilimento GZ del Gruppo Unoaerre e un aperitivo presso
l'HydroLAb.