Zeffirelli, memorabilia in mostra. "Ma aspetto la mia Fondazione"

Tivoli da oggi anche i gioielli indossati di Glenn Close

Il Maestro Franco Zeffirelli (Ansa)

Il Maestro Franco Zeffirelli (Ansa)

Roma, 14 maggio 2015 - "Fin da bambino ho sempre sognato a occhi aperti e credo di aver fatto molto. Il tempo passa, purtroppo, ma penso che la morte si possa accettare se hai fatto qualcosa di buono". A novantadue anni, il Maestro Franco Zeffirelli, creatore della regia lirica e cinematografica mondiale, ha deciso di condividere parte di quei sogni in una mostra di memorabilia organizzata col figlio adottivo Pippo, a Roma, a Villa d’Este di Tivoli, che ospiterà da oggi oltre settanta bozzetti realizzati per alcune delle sue scenografie e una selezione di costumi di scena originali provenienti dai maggiori teatri.

"In esposizione c’è la minima parte della mia collezione, di tutto il mio lavoro – spiega il Maestro con la sua canina Dolly acquattata sulle gambe – . Tutto andrà totalmente a San Firenze nella mia Fondazione per la mia città, Firenze. Sono sereno perchè ormai, grazie anche all’impegno del sindaco Dario Nardella, pare che siamo in dirittura d’arrivo per realizzare il Centro per le arti e lo spettacolo. Spero che questo mio sogno avvenga il più presto possibile: vorrei vederlo realizzato finchè sono in vita".

Da oggi intanto, grazie al Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, a Tivoli nella sede di Villa d’Este aprirà questa mostra dal titolo "Zeffirelli. L’arte dello spettacolo", realizzata da De Luca Editori d’Arte, ideata, appunto, dallo stesso Franco Zeffirelli e curata da Marina Cogotti, Caterina d’Amico e Pippo Zeffirelli Pisciotto.

Un’esposizione che è un viaggio nel bello, nel gusto e nella fantasia, a partire dai famosi bozzetti realizzati prorio dal Maestro, fino a una selezione di costumi di scena, tra cui i vestiti indossati da Maria Callas e i costumi di Piero Tosi realizzati per La Traviata, provenienti dalla Sartoria Tirelli. Nel percorso sono esposti anche alcuni gioielli di scena realizzati da Gerardo Sacco e che furono indossati dastar del cinema come Glenn Close in “Amleto” e Elizabeth Taylor per “Il giovane Toscanini”.

Il maestro Zeffirelli ha aperto le porte alla stampa nella sua villa sull’Appia, a Roma. "Sono un bravo ragazzo con molti talenti – ha detto sorridendo – che ha incontrare persone come la Callas, o come la Magnani e che non erano solo giganti di bravura, ma amiche che mi hanno offerto l’occasione di essere un bravo ragazzo".

Sorride, coccolato dai figli, sotto la pergola del giardino all’italiana pieno di colori. Dice: "La regia? Non mi sono mai annoiato alle prove dei cantanti, anzi, E’ sempre stata una gioia trovare dei sognatori come me. Ho sempre scelto gente che non ha paura di niente. E ho sempre detto e dico anche ora: fai quello che vuoi, purché sia una cosa che senti". La lezione di Zeffirelli è: bisogna essere irrequieti. Bisogna viverlo con un certo fervore il tempo, come fosse tutto utile, tutto buono, tutto necessario.