Mercoledì 24 Aprile 2024

Brasile, giudice ordina blocco di Whatsapp per 72 ore

Il giudice Montalvao ha disposto la sospensione perché il servizio di messaggistica ha rifiutato informazioni utili a un'indagine criminale. E' il secondo caso in sei mesi, il precedente fu annullato da un togato di un tribunale superiore di San Paolo

Whatsapp Brasile bloccato da un giudice (AFP)

Whatsapp Brasile bloccato da un giudice (AFP)

San Paolo (Brasile) 2 maggio 2016  - Per la seconda volta un giudice brasiliano ha ordinato la sospensione di 72 ore del servizio di messaggistica Whatsapp in tutto il Paese per non aver fornito delle informazioni richieste nell'ambito di un'indagine criminale. 

Il giudice Marcel Montalvao, del tribunale di Lagarto, nello Stato di Sergipe (nord-est del Brasile), ha disposto che la sospensione entrasse in vigore dalle 14 di oggi, le 19 ora italiana. Il secondo caso in sei mesi: nello scorso 17 dicembre un'analoga sentenza era stata respinta dalla Corte Suprema dopo il ricorso presentato da Facebook, proprietaria del servizio di messaggeria. 

Montalvao poi è lo stesso magistrato che, a marzo, ha fatto arrestare Diego Dzodan, vicepresidente per l'America Latina di Facebook, divenuta proprietaria di WhatsApp.

Le cinque compagnie telefoniche brasiliane - TIM, Oi, Vivo, Claro e Nextel - hanno già ricevuto il provvedimento e hanno annunciato l'intenzione di rispettarlo. Anche se il blocco di Whatsapp sarà un duro colpo per i brasiliani, infatti è uno dei servizi più utilizzati dagli utenti, anche per le chiamate, e risulta installato sul 90% degli smartphone del Paese. Ma in caso contrario, le compagnie telefoniche saranno soggette a multa giornaliera di 500 mila reais (circa 150 mila euro).

Nel precedente le accuse furono di aver ostacolato le indagini riguardanti un processo penale per traffico di droga caratterizzato dal segreto istruttorio. Fu un giudice del tribunale di Sao Bernardo do Campo a ordinare il blocco totale del servizio per 48 ore. Ma la decisione venne annullata poche ore dopo da un altro togato del superiore tribunale di San Paolo.